Bruxelles, 27 ott. (TMNews) – E’ finito intorno alle 4 del mattino, dopo sette ore di negoziati, il vertice dell’Eurozona svoltosi a partire da ieri sera a Bruxelles, che mirava a dare una risposta “complessiva” alla crisi del debito sovrano. I Diciassette hanno raggiunto un accordo sul rafforzamento del Fondo di salvataggio dell’Eurozona (Efsf), la cui ‘potenza di fuoco’ sarà quintuplicata attraverso l’uso della leva finanziaria; hanno confermato il secondo piano di aiuti Ue-Fmi alla Grecia da 100 miliardi di euro (di cui 30 miliardi con fondi pubblici),
con un aumento sostanziale della partecipazione dei creditori privati, che accettano di ridurre della metà il valore nominale dei titoli di Stato di Atene da loro detenuti. Inoltre, il vertice ha preso atto del vasto piano di riforme strutturali, risanamento finanziario e misure per la crescita che l’Italia ha presentato, incaricando la Commissione europea di valutare nei dettagli ogni singola misura e di monitorarne l’attuazione entro i tempi indicati.
Nel pomeriggio, dopo due ore di una riunone che aveva preceduto l’euro summit, i capi di Stato e di governo di tutta l’Unione europea avevano già approvato il piano di ricapitalizzazione delle banche da 106 miliardi di euro (secondo i dati forniti dall’Eba, la nuova Authority europea del settore), confermando che tutti gli istituti di credito dovranno portare il loro coefficiente patrimoniale (‘Core Tier 1’) al 9% entro il 30 giugno 2012. I titoli di Stato detenuti dalle banche verranno considerati per il loro valore di mercato e non per il valore nominale (con l’eccezione dei bond acquistati dalla Banca centrale europea, ha precisato il presidente Francese Nicolas Sarkozy).
Loc
© riproduzione riservata