Azzate ha pregato per Marino «Non meritavi di morire così»

Tutti insieme per : ieri pomeriggio, infatti, davanti ai cancelli del residence soci, amici e conoscenti del Sette Laghi di Azzate, si sono raccolti in preghiera per l’artigiano di 47 anni, ucciso domenica scorsa da un colpo di pistola alla testa. L’autore degli spari, l’amico suo coetaneo, è finito in manette.

Persone di diverse religioni che si sono ritrovate per ricordare l’amico scomparso. Il gigante buono che non avrebbe mai fatto male a una mosca, sempre pronto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno.

Per un giorno i guai giudiziari del residence, sottoposto a sequestro dallo scorso autunno per presunti abusi edilizi, sono accantonati tanto che quasi tutti i messaggi ricordano la figura di Marino, le sua qualità umane, la sua pacatezza.

In tanti, tra i residenti, hanno collegato i fatti di domenica al clima di tensione che si era instaurato a causa dell’imminente sgombero. Un riferimento che non è mancato neppure nei messaggi affissi ieri pomeriggio: «In mente abbiamo – si legge su un cartello – il fragore del silenzio che disegna il sorriso di Marino, quasi un gesto d’intesa e di speranza. In tanti anni vi abbiamo implorato di considerare la nostra storia, si confiscano le proprietà dei mafiosi e dei malavitosi, ma non si confisca la casa a un uomo retto, lasciandolo poi nell’abbandono perchè poi altrimenti il risultato è la morte in tutta la sua disperazione. Questa disperazione».

Poi c’è spazio anche per Maurizio, l’uomo che ha sparato: «Marino e Maurizio – scrive un residenti – erano legati dallo stesso terrore di perdere la loro casa, acquistata senza sotterfugi ma grazie a un onesto lavoro. Incredulo, il pensiero va anche a Maurizio, autore di un gesto più grande di tutto, verso il quale provo un’umana compassione, e per il quale mi è d’obbligo il silenzio, soprattutto verso gli affetti che Marino ha lasciato e che abbraccio nel loro dolore. A tutte le istituzioni, a tutte le forze politiche e alle persone protagoniste di questa vicenda l’augurio più sincero di imparare a dare il giusto senso e i giusti valori a questa meravigliosa avventura chiamata vita«.

I messaggi d’affetto si sprecano: «Ciao Marino – ha scritto una ragazzina – ti vogliamo tanto bene e rimarrai sempre nei nostri cuori. Non meritavi la morte, non meritavi di morire così, eri una persona stupenda. Non ti dimenticheremo mai. Marino, ti vogliamo bene». Il funerale, invece, dovrebbe tenersi domani anche se al momento la data non è stata ufficializzata.

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