Damasco, 28 ott. (TMNews) – Sempre più dura la repressione delle manifestazioni dell’opposizione in Siria da parte del regime. Oggi almeno venticinque civili sono stati uccisi dalle forze di sicurezza e le truppe di Assad hanno disperso con la forza, sparando pallottole vere, varie manifestazioni a Homs e Hama.
Otto civili sono stati uccisi ad Hama, altri 20 a Homs e ancora un civile a Qousseir”, ha reso noto da Nicosia l’Osservatorio Siriano per i diritti dell’uomo.
I militanti pro-democrazia in Siria avevano lanciato per oggi un appello sulla loro pagina di Facebook a manifestare in favore “di una zona d’esclusione aerea” per mettere fine alla repressione della contestazione condotta dal regime del presidente Bashar Al Assad, che ha provocato 3.000 morti da metà marzo.
Lanciamo un appello alla comunità internazionale a imporre una no fly zone per permettere all’esercito siriano libero di agire con maggior libertà”, ha spiegato su Facebook. L'”Esercito siriano libero” è una forza di opposizione armata la cui creazione è stata annunciata nel luglio scorso da un disertore rifugiato in Turchia, il colonnello Riad al-Assad. Negli ultimi tempi si sono moltiplicate le defezioni e i combattimenti tra soldati e disertori.
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