FAGNANO OLONA Dalla paura dell’acqua ai record mondiali di immersioni: la carriera di Umberto Pelizzari è stata uno strepitoso crescendo. Il campione bustocco, oggi 47enne, è stato ospite della serata conviviale organizzata mercoledì dal Rotary Club “La Malpensa” alla Corte dei Sapori di Fagnano Olona. Un appuntamento che ha entusiasmato i rotariani, affascinati dai racconti di Pelizzari sui segreti degli abissi marini.
E pensare che i primi approcci di Umberto con l’acqua non erano stati affatto promettenti: «Da piccolo avevo paura dell’acqua – ricorda Pelizzari – Tant’è vero che mia madre decise di iscrivermi in piscina proprio per farmi superare questo problema». L’idea si è rivelata quanto mai azzeccata, visto che, anno dopo anno, Pelizzari non solo ha superato la paura, ma si è affermato come uno dei più grandi apneisti di tutti i tempi.
Anche se ora vive a Parma, città natale della moglie, Pelizzari continua a mantenere un forte legame con la sua Busto: «Mi è spiaciuto sentir parlare della mia città in termini negativi dopo il caso di Pro Patria-Milan – sottolinea il campione – Quell’episodio spiacevole è stato ingigantito: non si può associare Busto al razzismo. E poi Boateng , secondo me, avrebbe fatto bene a continuare a giocare».
Pelizzari ha poi commentato così il cambio della guardia ai vertici del Coni, che sarà guidato da Giovanni Malagò dopo 14 anni di gestione Petrucci. «Conosco Malagò, una volta mi ha invitato nella piscina del Circolo Aniene: mi è sembrato un uomo disponibile. Da sportivo – sottolinea Pelizzari – mi auguro che venga messa al centro la figura degli atleti e non quella dei dirigenti e dei politici. Alle Olimpiadi la delegazione italiana è stata l’unica al mondo a sfilare con il gruppo dei dirigenti davanti a quello degli atleti: ci siamo resi ridicoli agli occhi del mondo».
Francesco Inguscio
f.artina
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