Rifiuti/ A Napoli situazione drammatica, la peggiore dal 2008

Napoli, 6 mag. (TMNews) – Strade invase dai rifiuti, autocompattatori carichi, siti chiusi e roghi anche in pieno centro. E’ questa la fotografia odierna, drammatica, della città di Napoli. Certamente una delle pagine più tristi e critiche della pluriennale emergenza che attanaglia il capoluogo campano.
“Credo che questo sia il giorno peggiore dal 2008 a oggi – ha detto a TM News l’assessore all’Igiene urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli – è certamente la giornata più tragica da quando sono in giunta. Alle ore 16 di oggi soltanto 33 compattatori hanno potuto conferire il proprio carico dividendosi tra Giugliano (16 mezzi), Caivano (12 camion) e Santa Maria Capua Vetere (5 tir). La discarica di Chiaiano questa notte è rimasta chiusa – ha spiegato – così come il sito di Tufino. Veramente il rischio che la situazione esploda è palpabile”.

Attualmente sono 120 i camion pieni di immondizia, ma ricoverati negli autoparchi dell’Asia perché impossibilitati a liberarsi dei propri carichi, mentre una ventina sono in fila dinanzi agli impianti. “Per il momento non abbiamo ricevuto ulteriori indicazioni, ma la situazione diventa sempre più grave anche se si considera che alcuni siti domani e domenica rimarranno chiusi. A terra – ha aggiunto l’assessore – ci sono circa 2mila tonnellate, più la produzione odierna alla quale si aggiungono le circa 1.200-1.300 tonnellate che sono attualmente nei compattatori. Al momento non vediamo una via d’uscita”. “Nonostante il grandissimo lavoro compiuto ieri, quando abbiamo recuperato 300 tonnellate, oggi è stato tutto vanificato – ha spiegato amareggiato Giacomelli – Quello che sta accadendo dimostra, ancora una volta, che il problema non riguarda la raccolta, ma la mancanza di siti nei quali conferire i rifiuti”.

Una situazione ‘esplosiva’ anche in previsione dell’arrivo, previsto per il prossimo lunedì, dei militari dell’Esercito che, con i propri mezzi, cercheranno di rimuovere i cumuli di spazzatura. Ma dove saranno sversati i cumuli raccolti? Una domanda a cui è difficile trovare risposta mentre monta, in città, la protesta. Nel corso della notte sono stati oltre 30 i roghi dolosi appiccati dalla mano dell’uomo a cataste di immondizia puzzolente ammassate sui marciapiedi. In alcuni punti della città si avverte ancora il puzzo di plastica bruciata e, anche in pieno centro, rimangono a terra resti di sacchetti dati alle fiamme e cassonetti danneggiati. Uno degli incendi più considerevoli si è verificato in via Depretis, di fronte alla caserma della Guardia di Finanza e a pochi passi dal Maschio Angioino e dal Palazzo del Comune. Situazione simile anche in via Marina, nel centro storico e nelle periferie.

Uno scenario disastroso che ha fatto bella mostra di sé anche agli occhi dei migliaia di manifestanti che hanno preso parte allo sciopero proclamato dalla Cgil, ai turisti presenti in città e al Capo dello Stato giunto in città per dare l’ultimo saluto al suo amico fraterno Andrea Geremicca.

Psc

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