CARNAGO Brusco risveglio ieri mattina per i carnaghesi di via Veneto, tra fiamme e lampeggianti blu. Nelle prime ore del mattino un incendio ha distrutto l’ex cinema Italia. Dai primi riscontri pare che venisse usato come ricovero clandestino da alcuni senzatetto: fortunatamente nessuno è rimasto ferito e il tempestivo intervento dei pompieri ha impedito che le fiamme si propagassero agli edifici vicini.
Le fiamme sono divampate poco dopo le 5 di ieri mattina nello scantinato dell’edificio di via Veneto 24. Le fiamme si sono sviluppate in un locale che si trovava sotto il palco e hanno distrutto il materiale in disuso che vi era accatastato. Nel rogo è andato distrutto anche il palco di legno, oltre al vecchio sistema di illuminazione del cinema.
Sul posto sono accorsi, verso le 5.30, i pompieri di Busto Arsizio e Gallarate, che hanno faticato non poco a penetrare all’interno della sala a causa del denso fumo. I vigili del fuoco sono riusciti a raggiungere il cuore dell’incendio solo ricorrendo all’uso degli autorespiratori. Così sono scesi nello scantinato e, dopo tre ore di lavoro, hanno avuto ragione del fuoco.
Stando alle informazioni raccolte, l’ex cinema era abbandonato da almeno trent’anni e il Comune aveva avviato una pratica di vendita a un privato. Al momento dell’incendio nella struttura non era presente alcun impianto elettrico funzionante e nello scantinato sono stati trovati vari oggetti, tra cui scarpe e capi di vestiario, che hanno fatto pensare che i locali venissero utilizzati da clandestini come ricovero per la notte.
Sul posto sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Carnago e il sindaco Maurizio Andreoli Andreoni: «Nello scantinato i vigili del fuoco hanno trovato un materasso e degli indumenti – conferma il primo cittadino – L’ipotesi più accreditata è che qualcuno che abitava in quel luogo abbia acceso un fuoco per scaldarsi o per cucinare: un’imprudenza da cui ha avuto origine il rogo, che poi ha distrutto la struttura rendendola inagibile».
Stando a quanto afferma il sindaco, nessuno ha mai avuto sentore che quel posto venisse utilizzato come dormitorio clandestino: «Non abbiamo mai avuto segnali di questo. A posteriori qualcuno dice di aver visto qualcosa, di aver avuto il sospetto, ma fino a oggi non c’era mai stata alcuna evidenza. A questo punto la situazione è palese: sarà nostra premura murare tutti gli accessi, per evitare che qualcuno possa tornarci».
L’immobile che ospitava il cinema è oggetto di vendita: «L’atto non è ancora stato firmato – continua Andreoli Andreoni – ma l’edificio è praticamente già stato venduto. Presumibilmente verrà demolito entro due anni».
Terminato il lavoro dei pompieri, in via Veneto rimane il caratteristico odore acre degli incendi e la consapevolezza che gli “invisibili” non vivono solo ai margini delle grandi metropoli, ma si nascondono anche nei piccoli paesi di provincia.
Alessandro Madron
s.affolti
© riproduzione riservata