L’accusa di truffa alla Nokia per mezzo milione di euro è costata una condanna a un anno e dieci mesi di reclusione (pena comunque sospesa) e un risarcimento di 150mila euro alla stessa azienda telefonica (nella foto la sede del colosso a Espoo, in Finlandia) carico di un piccolo imprenditore di Villa Guardia di 37 anni.
Ivan Caprari, con un’attività nel settore della telefonia, era finito a processo per l’accusa di aver truffato una cifra intorno ai 500mila euro alla Nokia in un periodo compreso fra il 2006 e il 2008 attraverso la tecnica dell’addebito
alla società finlandese di materiale che poi lo stesso imputato utilizzava per lavorare in proprio (il tutto veniva effettuato con un complice, un milanese che in passato aveva già patteggiato dieci mesi). Sostanzialmente, da quanto sostenuto dall’accusa nell’ambito del processo, l’imputato addebitava al colosso finlandese il materiale che utilizzava per lavorare in proprio, oltre a una serie di servizi che in realtà poi non venivano effettuati.
Il pm per Caprari aveva richiesto 2 anni e 6 mesi ma poi il giudice Valeria Costi lo ha condannato a un anno e 10 mesi (pena sospesa).
m.butti
© riproduzione riservata