Truffa dell’oro radioattivo, emergono altri casi nel Varesotto: nelle ultime ore, infatti, i finti esperti di radiazioni hanno messo a segno altri colpi. Dopo quella di Solbiate Arno è stato il turno di una villetta a Samarate. Un terzo tentativo è, invece, andato a vuoto ad Arsago Seprio. A Samarate erano in due. Italiani, ben vestiti, dall’aspetto distinto. Uno dei due indossava giacca e cravatta, il complice, invece, aveva una divisa che poteva far pensare a un lavoratore di qualche altra azienda specializzata nel settore dell’energia.
Il loro modo di fare era affabile, ma convincente: quando si sono presentati davanti a casa di una coppia di coniugi di Samarate si sono fatti aprire persino il cancello, ma nessuno poteva mai immaginarsi che dietro a quelle persone potessero nascondersi due truffatori senza scrupoli, pronti a tutto – anche inventarsi la bufale dell’oro che diventa radioattivo vicino ai pannelli solari – pur di raccattare contanti e preziosi.
Una scusa fantascientifica
I due uomini hanno pronunciato la scusa delle radiazioni elettriche che durante i lavori, sviluppandosi, creano problemi alla pelle degli inquilini della casa procurando anche dei danni ai gioielli. «L’unico modo per difendere i gioielli mentre stiamo facendo questi lavori con le rete elettrica è di proteggere l’oro mettendolo in qualche scatola di carta» è il loro avvertimento, come ricordano i truffati. Tanto per rendere più credibile la sceneggiata i due truffatori, muniti di auricolare o di qualche altro strumentazione del genere, hanno continuato per tutto il tempo a scambiarsi informazioni tecniche sull’impianto elettrico sul quale stavano fintamente lavorando.
«Se avete dei soldi – hanno ripetuto più volte – metteteli via con gli altri oggetti in oro perché la carta a contatto con le emissioni di elettricità rischia di andare a fuoco». Scuse fantascientifiche, del tutto campate in aria, che però hanno prodotto l’effetto sperato verso i due inquilini della casa, marito e moglie di circa una settantina di anni. Tanto che la coppia di coniugi si è data da fare per prendere i gioielli presenti in casa, con i contanti, per proteggerli dalle presunte radiazioni nocive. Una volta ultimato il lavoro i due truffatori si sono allontanati dalla villetta, ma delle scatola con dentro i soldi e i gioielli si sono perse le tracce.
Una quantificazione precisa della refurtiva deve essere ancora effettuata ma stando a primi accertamenti si può parlare complessivamente di un malloppo di diverse migliaia di euro. È molto probabile si tratti delle stesse persone che lunedì mattina hanno depredato, con una tecnica molto simile, l’ultraottantenne di Solbiate Arno. Sugli episodi “radioattivi” stanno indagando i carabinieri.
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