LAVENO MOMBELLO – Famoso in tutta la zona il “Ferragosto Lavenese”, è uno degli eventi più attesi nel periodo vacanziero sul Lago Maggiore. Manifestazioni, fuochi d’artificio e spettacoli accompagnano la giornata più attesa dell’estate ma a Laveno i grandi assenti di quest’anno sono stati i trasporti ferroviari che sarebbero stati utili per riportare a casa i molti turisti e abitanti della zona giunti a Laveno per lo spettacolo pirotecnico. Automobile proprie e corse( anche quelle speciali) della Società
di Navigazione del Lago Maggiore sono stati gli unici mezzi a disposizione per raggiungere la località e ritornare alle proprie abitazioni. Niente trasporti su rotaie perché quest’anno i treni sono stati sospesi, mentre gli anni scorsi la società TreNord metteva a disposizione corse speciali anche a notte fonda. La polemica ha subito preso piede. Tanti i delusi come Luca Bettini che ha spiegato: “ si è trattato dell’ennesima incoerenza e dimostrazione dell’incompetenza del management di chi gestisce i servizi. Quest’anno per di più l’evento era amplificato dal fatto che ci sono i campionati del mondo. Ma non c’erano più i treni speciali”. Amareggiato e deluso anche l’assessore regionale Raffaele Cattaneo che ha dichiarato:“chi si lamenta ha ragione Anch’io sono molto irritato. Al punto che già chiesto di individuare i responsabili della decisione visto che ritengo ammissibile quanto accaduto, senza neppure che ne fossi informato. Le Nord hanno sempre assicurato il servizio perché è il loro compito. In questo caso, in base a quanto ho potuto ricostruire, c’è stata la richiesta di un contributo di circa 4mila euro al Comune, richiesta che non ha ricevuto risposta. Dando il via alla decisione folle di sopprimere il servizio. Sarebbe bastato un minimo di dialogo per evitare tutti i disagi agli utenti che, ripeto, hanno fatto bene a protestare”.
Il sindaco Graziella Giacon ribatte: “ i treni speciali sono stati cancellati e non per nostra volontà. Noi avevamo fatto richiesta, come ogni anno, a TreNord. Ma la risposta è arrivata solo la settimana scorsa insieme alla richiesta del pagamento di 4000 euro. Cifra che non potevamo erogare visti i tempi, né tanto meno giustificare all’interno del bilancio. Mi spiace per tutti coloro che non hanno potuto arrivare a Laveno ma non potevamo sostenere queste spese e non ci è stato modo di trattare visti i tempi ristretti. Siamo i primi ad essere stati penalizzati”.
A ridurre i disagi ci ha comunque pensato la Protezione Civile che ha riaccompagnato a casa i visitatori giunti a Laveno, mentre il sindaco ha aiutato sei turisti in difficoltà, prenotando per loroun taxi.
e.besoli
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