Gdf, blitz del Primo Maggio Uno su tre è fuori legge

VARESE Quasi un’irregolarità ogni tre controlli. È questo, in estrema sintesi, il bilancio delle verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza di Varese nel corso del ponte dello scorso 1° maggio.
Il dato è notevole e insieme preoccupante. E ciò soprattutto alla luce di un dato di fatto: non si è trattato di sopralluoghi compiuti a “tradimento. Le ispezioni, effettuate in contemporanea lungo l’intero Stivale, erano infatti state ampiamente annunciate anche dalla stampa locale e nazionale.

Eppure, nonostante fossero stati avvisati, tanti (troppi) sono caduti nella rete.
Una sessantina gli uomini che, agli ordini del colonnello Antonio Morelli, hanno setacciato l’intera provincia di Varese.In tutto i controlli sono stati 105, mentre le violazioni rilevate sono state 31.
Una trentina gli accertamenti compiuti in materia di lavoro, nel corso dei quali sono state scoperte due persone all’opera senza un regolare contratto: una in un albergo, l’altra in un centro benessere.
Quanto mai varia la tipologia degli esercizi commerciali vagliata dai baschi verdi. La maggior parte delle sanzioni sono state elevate per la mancata (o la scorretta) emissione degli scontrini fiscali.
La lista dei “furbetti” comprende sei centri benessere; undici fra ristoranti, pizzerie e fast food (due gestite da cinesi), otto fra agriturismi e bar e sei esercizi commerciali di altro genere (lavanderie, minimarket, ambulanti, eccetera).
L’area di Saronno e dei Comuni limitrofi ha conquistato la poco invidiabile maglia nera delle irregolarità: otto quelle accertate. A una lunghezza segue il capoluogo Varese, che precede di pochissimo Busto Arsizio (sei contravvenzioni). Esce invece immacolato il territorio presidiato dai finanzieri di stanza a Cantello.
Gli accertamenti delle fiamme gialle sono stati a 360 gradi. I finanzieri hanno anche compiuto quelle che vengono definite come “attività di controllo degli indici della capacità contributiva”. Nel mirino soprattutto le automobili di lusso: i dati verranno incrociati con le dichiarazioni dei redditi dei proprietari per verificarne la congruità.
L’azione della Finanza era mirata ad individuare chi, violando le regole, distorce i meccanismi della concorrenza.
Sui seimila controlli, in tutta Italia, sono 1.690 quelli che hanno portato alla scoperta di violazioni fiscali. Al Sud il 36,14% dei soggetti controllati sono risultati non in regola; il 26,37% al Nord; il 23,39% al Centro. Nei primi quattro mesi dell’anno, nell’ambito del controllo economico del territorio svolto dai reparti del Corpo in tutta Italia, erano già stati svolti 10.603 controlli.

s.bartolini

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