I pendolari del furto Da Milano alla Svizzera

CANTELLO Arrivano dall’hinterland del Milanese. Prevalentemente dai campi rom. Raggiungono l’Alto Varesotto e da lì il Canton Ticino. Dove si dedicano al crimine: i furti negli appartamenti.
Operano prevalentemente la mattina nelle case di media dimensione, sfruttando l’assenza dei proprietari. Successivamente, nel primo pomeriggio, rientrano in Italia. E qui, non è escluso, possono poi proseguire la loro attività di topi di appartamento. Anche se, probabilmente con la speranza di non incappare in controlli alle dogane, preferiscono il mordi e fuggi in territorio elvetico.

L’ultimo caso scoperto, nelle scorse ore, riguarda tre cittadine straniere, dell’Europa dell’Est. Arrestate nell’ambito di un’operazione congiunta nella lotta contro i furti con scasso.

L’indagine, condotta dalla Sezione reati contro il patrimonio in collaborazione con la Gendarmeria Territoriale di Mendrisio, ha permesso di individuare il gruppo delle tre scassinatrici.
Sono stati poi i Reparti mobili, il Reparto del traffico e le Guardie di Confine ad acciuffarle. Hanno messo in atto un dispositivo che ha permesso di fermare una vettura a Ligornetto, in pratica a poche centinaia di metri dal confine con il Varesotto, con targhe italiane, con a bordo le tre donne.

La perquisizione della vettura ha così consentito di scoprire numerosi attrezzi da scasso, della refurtiva nonché una cassaforte in auto. Si è potuto stabilire che la cassaforte proveniva da un furto con scasso avvenuto proprio in Canton Ticino. Poco distante dall’area di confine. Caso che si unisce a quelli che hanno portato al fermo, sempre ai valichi di confine con il Varesotto, di diversi sospettati nella zona di Ponte Tresa svizzera.

e.romano

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