Napoli, 6 nov. (TMNews) – Pioggia battente, vento fortissimo e mare agitato. Questo lo scenario che, dalla scorsa notte e per diverse ore, ha caratterizzato Napoli e la sua provincia. Un nubifragio che ha causato un morto e decine di disagi. Dalla serata di sabato, la Protezione civile regionale aveva emanato un bollettino che non lasciava presagire nulla di buono al punto che lo stesso sindaco partenopeo, Luigi de Magistris aveva invitato i napoletani a rimanere in casa.
Una situazione critica che già dalla mattinata aveva fatto andare in tilt il ‘115’. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco per fronteggiare l’emergenza di scantinati, garage e case al piano terra allagate. Tante, inoltre, le persone rimaste imprigionate nelle proprie auto circondate da fiumi di pioggia. Quasi d’improvviso, infatti, le strade si sono trasformate in rivoli trascinando con sé detriti e generando fango. Maltempo che ha causato la cancellazione di alcuni aerei in partenza dallo scalo di Capodichino e la sospensione delle linee veloci da e per le isole del Golfo.
Il vento, poi, ha divelto cartelloni pubblicitari e alberi. Ed è stato proprio un pino secolare ad uccidere, sul colpo, Domenico Conte, un pensionato di 64 anni che era in attesa che la pioggia cessasse leggendo un giornale. La sua Atos grigia è stata letteralmente distrutta dall’albero che si è abbattuto sulla vettura parcheggiata in via Miliscola ad Arco Felice, nella zona flegrea. Il corpo senza vita è rimasto diverso tempo maciullato sotto le lamiere e le operazioni di estrazione del cadavere sono state lunghe e difficoltose. Straziante la reazione della moglie che si era recata a dei funerali, in una chiesa a poca distanza dalla tragedia. Esequie alle quali anche l’uomo doveva prendere parte.
Ma l’incidente mortale di Pozzuoli non è stato l’unico momento drammatico della giornata: tante le persone in preda al panico, soprattutto quelle rimaste imprigionate nelle proprie auto oppure isolate a causa degli allagamenti. Le zone più colpite sono state quella flegrea, ma anche il Nolano e il Vesuviano: molte le strade interdette e i sottopassi chiusi. Anche a Napoli città si sono registrati diversi problemi mandando in tilt il traffico anche ferroviario. Danni pure al conservatorio San Pietro a Majella. Super lavoro per vigili del fuoco e polizia municipale che sta ancora monitorando il territorio, in collaborazione con la Protezione civile.
Una vera e propria emergenza che ha costretto, dopo un vertice in Prefettura, al rinvio del posticipo di Serie A Napoli-Juventus, in programma alle 20.45 allo stadio San Paolo. Una decisione dettata soprattutto dai problemi di viabilità e di ordine pubblico: circa 60mila i tifosi attesi nell’impianto sportivo di Fuorigrotta che avrebbero dovuto arrivare in città in condizioni proibitive.
Fato ha voluto, però, che dalle 14 in poi sul capoluogo campano sia tornato a splendere il sole rendendo nuovamente praticabile persino il terreno di gioco. Per l’intero pomeriggio le condizioni meteo sono decisamente migliorate al punto che la Protezione civile ha dichiarato cessato la fase critica della perturbazione che ha lasciato la Campania. Fermo restando isolate piogge su tutto il territorio regionale.
Psc
© riproduzione riservata