VARESE È Tronzano Lago Maggiore il feudo grillino della provincia di Varese. Una piccola Parma in riva al lago e ad un tiro di schioppo dalla Svizzera, nell’alto Luinese: qui il MoVimento Cinque Stelle è il partito di maggioranza relativa in tutte e tre le elezioni, Camera, Senato e Regione. Un cappotto in un Comune in cui all’ultima tornata amministrativa si è presentata solo una lista, civica ovviamente, quella che ha eletto con il 100% dei consensi il giovane sindaco Antonio Palmieri.
Qui i partiti tradizionali non sono molto popolari, infatti il MoVimento di Beppe Grillo ha forte presa, soprattutto tra i giovani, visto che 7 su 11 dei voti degli under 25 vanno ai pentastellati. Meno di 300 abitanti, 269 elettori registrati di cui un’ottantina residenti all’estero, e un’affluenza più bassa della media (63% per le politiche, appena il 46% per le regionali), Tronzano incorona il MoVimento Cinque Stelle su tutta la linea. Primo partito alle politiche, sbaraglia tutti con 32 consensi, pari al 28,02% alla Camera, più dell’intera coalizione di centrodestra che si ferma a quota 31 voti, di quella di centrosinistra che arriva solo a 25 e del centro di Monti che tallona a quota 24.
Oggi la consacrazione con lo scrutinio delle Regionali, dove il voto disgiunto toglie consensi ai Cinque Stelle, ma non tanto da scalfire il primato: con 22 voti i grillini superano il Pd (21), il Pdl (16) e la lista Maroni (14). Niente da fare invece per la candidata Silvana Carcano (23 voti) nel confronto con Maroni, che arriva a 46, e Ambrosoli, che si piazza a quota 42. Ma qui nella frontiera della provincia è il MoVimento a dettar legge.
Andrea Aliverti
b.melazzini
© riproduzione riservata