“Ha ragione il Nano Bignasca” Morazzone sceglie la Svizzera

MORAZZONE (a. mad.) «Ha ragione Bignasca: i prati verdi della confederazione sono meglio della palude romana». Così il sindaco di Morazzone, il leghista Matteo Bianchi, si accoda alla proposta del leader della Lega dei ticinesi di annettere l’alta Lombardia al Canton Ticino: «Cerco di riflettere – ha detto il borgomastro morazzonese -, sulla recente proposta di Giuliano Bignasca – Evidentemente, se questa proposta solletica l’immaginario politico e della gente è perché, al di qua del confine, c’è un malessere che è arrivato oltre i livelli di guardia. Le Province al confine con la Confederazione Elvetica sono tra le più produttive della penisola italiana e di tutta l’Europa. Per contro, abbiamo un residuo fiscale nei confronti della Repubblica Italiana che è abominevole, ovvero diamo molto di più di quanto riceviamo dallo Stato centrale».

Il sindaco di Morazzone argomenta questa sua posizione con i numeri. Il suo è un Comune di 4400 abitanti, i contribuenti del suo paese pagano un totale di 24 milioni di euro di tasse e da Roma ne torna indietro il 4% scarso, percentuale destinata ulteriormente a scendere dopo gli ultimi tagli agli enti locali dettati dalla crisi. «Vuol dire che il 96% dei soldi dei morazzonesi viene distribuito da altre parti imprecisate – lamenta Bianchi -.

È evidente che qui non si tratta di svendersi agli svizzeri per quattro soldi come qualcuno vuol tentare di far credere! Tra l’altro adesso siamo svenduti a Roma, quindi, se dovessi scegliere, preferirei per il mio territorio guardare a chi mi è più affine oltre che a chi riesce a garantirmi più equità fiscale e tributaria oltre ad efficienza. Oramai è diventato un problema di sopravvivenza». E, ancora: «Anche i Ticinesi hanno capito che potrebbe esserci un beneficio reciproco nell’avere un Canton Ticino con annesse provincie laboriose e produttive come quella di Varese. Per non parlare dei vantaggi che ne avrebbero le nostre aziende: imposizione fiscale inferiore, rapporti con gli istituti di credito più dinamici».

e.marletta

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