Lozza– I cittadini di Lozza, Morazzone e Gazzada Schianno ieri mattina hanno visitato il cantiere della tangenziale di Varese, toccando così con mano i lavori che da circa un anno e mezzo stanno continuando senza sosta. La parte più imponente dell’opera è la nuova galleria che passerà sotto alla collina di Morazzone. Uno scavo da oltre due chilometri che permetterà di escludere dalla viabilità ordinaria gran parte del traffico che oggi si riversa sull’Sp1.
Hanno presenziato all’escursione informativa anche i tre sindaci dei comuni interessati, l’assessore provinciale Piero Galparoli, l’assessore regionale Raffaele Cattaneo e l’amministratore delegato di Pedelombarda, il consorzio di imprese che sta realizzando l’opera, Nicola Meistro.
La gente, soprattutto i lozzesi, hanno così avuto l’opportunità di conoscere quel cantiere che fino ad oggi avevano solo imparato a subire per via dei rumori prodotti prima dai mezzi e poi dalle esplosioni delle cariche utilizzate per spaccare la roccia nelle operazioni di scavo della galleria. Un grande cantiere dove vivono 200 persone e dove sono circa 500 quelle che ogni giorno vi lavorano.
Nicola Meistro, l’ad di Pedelombarda, ha sottolineato l’importanza dell’incontro: «Questa cosa organizzata oggi è molto importante, perché noi ci rendiamo conto che con i nostri lavori abbiamo un impatto sul territorio che non è negabile perché i nostri lavori si “sentono”, però siamo convinti che la spiegazione del progetto e la nostra disponibilità al dialogo e a comprendere i problemi è una fruttuosa per tutti».
Una seconda chiave di lettura è quella fornita dai sindaci dei tre comuni Adriana Fabbian (Lozza), Matteo Bianchi (Morazzone) e Cristina Bertuletti (Gazzada Schianno). Tutti hanno sottolineato l’impatto notevole che l’opera avrà anche per i decenni a venire, un impatto che andrà gestito con una attenta pianificazione urbanistica, sottolineando poi la preoccupazione sui tempi di realizzazione: «soprattutto per il secondo lotto della tangenziale di Varese, che sappiamo bene che è progettato ma non finanziato, e questo rende l’opera incompleta», come ha sottolineato Bertuletti: «è fondamentale continuare l’opera fino alla Svizzera proprio per dare un senso a tutta l’infrastruttura».
Ha risposto l’assessore Raffaele Cattaneo «Questa è l’opera di tutti al servizio di tutti. Un pezzo di Pedemonatana sarà già utilizzabile come regalo di natale per il 2013. Non finiamo qui. C’è un altro pezzo che però deve ancora trovare il finanziamento pubblico che manca. Questo secondo lotto, che collegherà la tangenziale con il valico del Gaggiolo, deve ancora trovare alcune centinaia di milioni di euro di finanziamento che stiamo chiedendo al Governo perché vogliamo che tutta la tangenziale venga completata entro la fine del 2015».
p.rossetti
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