Scatta l’allarme a Varese «Provincia sempre più nera»

VARESE La festa di Liberazione, a Varese, quest’anno ricorre a cinque giorni dalla festa musicale che – alla Folla di Malnate – ha radunato quattrocento skinhead provenienti da tutta Europa. E che tante polemiche ha sollevato sia in provincia di Varese che nel resto d’Italia. Inevitabili gli interrogativi che ne sono seguiti. Primo fra tutti: quanto è nera questa provincia?
La Digos sta monitorando il movimento “Varese Skinhead” da parecchi anni e conferma che il fenomeno è

radicato e in crescita, sia nel nostro territorio che in provincia di Como. Esiste poi un gruppo di estrema destra i cui componenti frequentano lo stadio, ma che non è in alcun modo riconducibile al movimento Skin.
Angelo Zappoli, del direttivo Anpi di Varese, concorda con l’analisi delle forze dell’ordine: sul nostro territorio, fenomeni di questo tipo sono in aumento. «Sono più evidenti – spiega – perché negli ultimi tempi si è creata una notevole concorrenza sul fronte dei partiti e dei movimenti di estrema destra al fine di proporre nuove forme di egemonia». Zappoli fa riferimento, tra l’altro, allo scioglimento della Fiamma Tricolore, che ha portato a conseguenti tentativi di aggregazione da parte della “destra” con l’intervento anche di Forza Nuova, «fino alla comparsa di Casa Pound».
Secondo il vicepresidente dell’Anpi, questo fenomeno trova terreno fertile a Varese proprio perché roccaforte da anni dei partiti di destra. E sta diventando sempre più un fenomeno identitario. Zappoli condanna, nello specifico, il raduno dello scorso sabato a Malnate. «Siamo una repubblica democratica anti-fascista. Un raduno di quattrocento persone in occasione del compleanno di Hitler è pura apologia: la nostra Costituzione vieta l’istituzione di un nuovo partito fascista, così come l’apologia del fascismo è reato».
L’ex consigliere comunale di Sel entra nel merito anche dell’immagine pubblicata sul profilo Facebook dalla “Comunità Militante dei Dodici Raggi”, l’associazione che ha organizzato lo scorso sabato l’evento. «È vero che il simbolo del sole nero a dodici raggi non è un simbolo fascista ma, se sul profilo di Facebook, in occasione del concerto viene poi associata un’immagine di Hitler, diventa difficile non trarre determinate conclusioni». A sostenere che la nostra provincia è «un laboratorio politico» in tal senso è Gennaro Gatto dell’Osservatorio Democratico, un anti fascista militante dagli anni Settanta. «Quello che sta nascendo nell’ultimo anno anche in provincia di Varese è la creazione di varie associazioni culturali, o meglio pseudo culturali, che celano movimenti di estrema destra». Gatto, che da anni si occupa di dossieraggio per quanto riguarda i movimenti nazional socialisti in provincia e non solo, ritiene che a Varese ci sia indifferenza nei confronti del problema e cita una serie di episodi di cronaca locale.

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s.bartolini

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