New York, 28 ago. (TMNews) – Cronaca di un uragano annunciato e che poi non c’è stato. New York si preparava al peggio, ma lo scenario catastrofico non si è verificato, per fortuna della città e dei suoi abitanti. Irene è passata sopra New York stamattina in direzione nord-nordest, sferzando una città semideserta con venti da oltre 100 chilometri orari, ma senza provocare i disastri temuti: e i newyorkesi sono di nuovo usciti di casa, mentre il sindaco Michael Bloomberg ha autorizzato i 370.000 evacuati a tornare nelle loro abitazioni.
L’effetto più grave dell’uragano a New York è finora il taglio della corrente elettrica a un milione di persone in città e nei sobborghi oltre ad allagamenti nelle zone limitrofe al mare. Ma le autorità avvertono che la tempesta grande come l’Europa rimane pericolosa soprattutto perché può causare inondazioni, e perché i venti rimagono forti abbastanza da strappare rami. “Non siamo ancora fuori pericolo”, ha detto il segretario alla sicurezza nazionale, Janet Napolitano.
I morti accertati sono 15 finora, nessuno a New York. Secondo il calcolo di Cnn che cita le autorità locali ci sono state sei vittime in North Carolina, quattro in Virginia, due in New Jersey, una ciascuna in Connecticut, Maryland e Florida. In gran parte sono persone colpite da rami e cavi elettrici, ma in Florida la vittima è un incauto surfista annegato nell’Atlantico. Nessuna vittima a Philadelphia dove gli allagamenti sono rilevanti. Un reattore nucleare nel Maryland è stato chiuso per precauzione. Il conto totale delle persone senza corrente elettrica è 4 milioni e in alcuni casi, per esempio in New Jersey, si teme che restino senza per una settimana.
A salvare New York da danni seri è stata la bassa marea e il fatto che Irene si è fermata sopra il Nord Carolina più del previsto. L’occhio della tempesta ha colpito la città alle 9 quando l’alta marea era già scesa, diminuendo di molto l’altezza dell’onda di acqua salata che ha scavalcato spiagge e barriere inondando le zone a livello del mare. Anche così però trasporti pubblici e aeroporti rimangono chiusi e senza previsioni attendibili per quando riapriranno: stesso discorso per i treni pendolari, con molti depositi e binari sotto l’acqua. Intanto il sole ha fatto capolino su New York, ma il vento a tratti è ancora forte.
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