Mobilità in AgustaWestland, firmato ieri pomeriggio l’accordo nella sede Univa di Gallarate. Non sarà, però, soltanto uscita dal mondo del lavoro per 545 dipendenti su tutto il territorio nazionale, di cui 350 in provincia di Varese (190 a Cascina Costa, 95 a Vergiate, 45 a Lonate Pozzolo e 20 a Sesto Calende).
L’intesa tra azienda e Fiom, Fim, Uilm nazionali prevede, infatti, anche il mantenimento dei livelli occupazionali nei vari siti produttivi rendendo l’accordo una sorta di staffetta generazionale, con AgustaWestland disposta «a valutare gli scambi padre-figlio», rende noto Paolo Carini, segretario provinciale Fim Cisl dei Laghi e coordinatore nazionale Fim-Cisl Gruppo AgustaWestland.
La possibiltà di tramandarsi il posto in azienda non sarà un sistema esclusivo né un requisito necessario, ma «non ci sarà nemmeno ostruzionismo», riporta il sindacalista convinto dell’importanza della fidelizzazione dei lavoratori anche attraverso un passaggio di consegne tra padre e figlio, in presenza di competenze spendibili del figlio.
Si cambia, insomma. Ma perché il processo di mobilità possa andare in porto, ci dovrà essere la non opposizione da parte dei lavoratori a “scivolare” verso la pensione con un’integrazione salariale da parte di AgustaWestland dell’80% dello stipendio netto comprensivo dell’assegno di mobilità.
«È un buon accordo», commenta Paolo Carini. «C’è una tutela economica per chi va in mobilità e una tutela dell’occupazione nei singoli siti come previsto dal Contratto Interno del marzo 2013, con l’impegno da parte dell’azienda a mantenere gli stessi livelli occupazionali e a stabilizzare i lavoratori precari». Sarà il mix delle professionalità a cambiare mediante l’assunzione di giovani con contratti a tempo indeterminato o contratti di apprendistato professionalizzante «che saranno poi confermati a tempo indeterminato», rimarca il segretario della Fim.
Tecnici, ingegneri, ma anche addetti alle linee di montaggio ringiovaniranno, non senza un passaggio di competenze con processi di affiancamento tra lavoratori in uscita e in entrata. Nel frattempo, l’azienda elicotteristica procederà a ridurre le consulenze.
«Per la mobilità», puntualizza Carini, «non c’è un riconoscimento una tantum, ma una percentuale definita di integrazione salariale».
Ora starà alle Rsu monitorare l’andamento dell’accordo e verificare la compatibilità industriale dei singoli siti e l’ingresso di personale giovane.
La procedura partirà dal primo gennaio e resterà aperta fino a luglio del 2015. Fiom, Fim, Uilm e il coordinamento sindacale nazionale giudicano positiva l’intesa raggiunta che «supera e migliora le modalità fino ad oggi utilizzate negli accordi di mobilità in AgustaWestland arrivando a garantire elementi essenziali quali un congruo incentivo ad integrazione della mobilità e la conferma degli organici previsti nei singoli siti a fine procedura, oltre al ruolo attivo delle Rsu».
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