Si sono svolti oggi pomeriggio (mercoledì) nella chiesa parrocchiale di Casale Litta, i funerali di Andrea Greghi, lo sciatore di 40 anni scomparso domenica in un incidente con lo snowboard in Val D’Ossola, travolto da una slavina durante un fuoripista. Centinaia le persone che hanno partecipato alle esequie, che sono state celebrate dal viceparroco don Paolo Alberti.
Tutti si sono stretti attorno alla moglie Katia, in attesa del secondo figlio, alla piccola Valentina di 3 anni ed ai genitori. Una tragedia che ha lasciato attonita non solo la comunità di Casale Litta dove la coppia viveva dal 2010, dopo il matrimonio, ma anche quella di Travedona Monate, dove Andrea ha vissuto per molti anni e dove ha lasciato un ricordo incancellabile.
Ai funerali erano presenti anche molti dipendenti della Whirlpool di Cassinetta, dove la vittima lavorava, al settore stampaggi, e dove è impiegata anche la moglie.
«La risposta alle tante domande che affollano in questo momento di sgomento la nostra mente – ha detto don Paolo durante l’omelia – è Gesù che è morto in croce a 33 anni; la morte di Andrea e quella di Gesù si fondano nella condivisione. Come ci ha ricordato il Vangelo, coloro che hanno condotto una vita da giusti sono in Cristo».
Al termine del rito funebre, sul sagrato della chiesa, gli amici hanno voluto ricordare Andrea, «un ragazzo sempre allegro e solare, disponibile nei confronti di tutti». Un applauso commosso ha accompagnato la partenza del feretro verso il luogo della cremazione.
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