Varese nella morsa del caldo In aumento anche i ricoveri

VARESE «Sì, nei giorni scorsi abbiamo registrato un aumento di ricoveri» dice il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Circolo, dottor Francesco Perlasca. Il colpevole? Neanche a dirlo: il gran caldo di questi giorni. Il cui effetto sulla provincia di Varese è destinato inesorabilmente ad aumentare, con un picco atteso – come conferma Paolo Valisa, del Centro geofisico prealpino, tra oggi e domani. Ieri attorno alle 17.30 il termometro dell’istituto fondato dal professor Salvatore Furia ha raggiunto i 32.5 gradi, abbinati a ventilazione scarsa, sole intenso e umidità del 37%. Oggi potrebbe andare peggio.

«La media dei ricoveri è sicuramente più alta rispetto alla media stagionale – prosegue il primario Perlasca – Abbiamo a che fare con la riacutizzazione di alcune patologie croniche, determinata molto probabilmente dalla disidratazione causata dalle alte temperature e dell’insufficiente assunzione di liquidi». Si tratta perlopiù di aritmie, scompensi cardiocircolatori e altre malattie simili, ai danni di persone avanti con l’età.

«Ad ogni modo, rispetto all’anno scorso, il fenomeno non è ancora da allarme – dice il clinico – A quanto pare i consigli forniti ad ogni inizio stagione dalla Regione, dalla Asl e dagli organi di stampa hanno aiutato la popolazione a prevenire i problemi». Nulla a che vedere, insomma, con il famigerato 2003: «Quella fu un’estate tremenda, è da quel momento in poi che si sono moltiplicate le iniziative per affrontare le ondate di calore».

I varesini hanno imparato a prendersi cura di sé e se ne sono accorti gli stessi farmacisti che, in queste ore, hanno registrato un’impennata di richieste di integratori alimentari a base di sali minerali, fondamentali per dare al corpo ciò che la sudorazione abbondante toglie. Anche i cali di pressione, inevitabili in queste circostanze, vengono tenuti sotto stretta osservazione e, sempre nelle farmacie di Varese, si parla di un aumento attorno al 30% delle richieste.

Palazzo Estense, dal canto suo, sta valutando proprio in queste ore il da farsi in relazione al lungo periodo di siccità che ci accompagnerà ancora per diversi giorni. «Al momento, ci aspettiamo che solo dopo il 23 agosto possa intervenire un abbassamento dell’alta pressione che potrebbe interessare le Alpi, diminuire il caldo e portare qualche temporale». La svolta definitiva è attesa per fine agosto e a quel punto, come ben sanno gli agricoltori, rischiano di essere nuovamente dolori:«Attenzione alle tempeste di fine agosto, con rischio di violenti rovesci e temporali al Nord, accompagnati da grandinate e trombe d’aria» è infatti l’ammonizione di Edoardo Ferrara di 3bmeteo.com

b.melazzini

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