Varese in pressing su Letta L’India può costarci 150 milioni

Agusta Westland, lo stop alla commessa indiana provoca «un danno formidabile» per il territorio della provincia di Varese.

Si può stimare un impatto negativo per almeno 150 milioni di euro sulla nostra economia. Ora i parlamentari di Varese provano a fare quadrato a Roma: «Il Governo non lasci sola la nostra maggiore industria».

Il territorio rischia di pagare un prezzo altissimo, visto l’impatto occupazionale (più di quattromila dipendenti diretti) e sull’indotto di medie e piccole imprese che gravita attorno ad Agusta Westland (almeno altri duemila addetti in tutto).

Per quantificare, almeno indicativamente, quale possa essere l’impatto negativo della cancellazione di una commessa da 560 milioni di euro, come quella dei 12 elicotteri ordinati dall’India e attualmente in stand-by in attesa dell’arbitrato accettato dal Governo indiano, occorre fare riferimento ad un recente studio (risale al luglio 2013) elaborato dalle società di consulenza Prometeia e Oxford Economics sul “contributo di Finmeccanica all’Italia”. La ricerca calcola nel 30% circa il valore aggiunto della produzione delle aziende del gruppo, tra cui Agusta Westland, e quantifica in 1,6 euro, ogni euro di valore aggiunto, il contributo indiretto e indotto generato nell’economia italiana dall’attività delle aziende Finmeccanica.

Partendo quindi dal dato di 560 milioni, che è il fatturato previsto dalla commessa indiana di Agusta Westland, possiamo calcolare un valore aggiunto diretto pari a circa 170 milioni di euro e un valore aggiunto complessivo (comprendente i contributi indiretti e indotti) pari a circa 450 milioni di euro.

Se teniamo conto che il peso del sistema Varese sulla produzione Agusta Westland può essere considerato di circa un terzo sul totale, la stima della perdita causata dal caso-India arriva a toccare i 150 milioni di euro.

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