Dieci grammi di marijuana in tasca: ma è per uso personale. Assolto. Alla fine il giudice monocratico di Varese Anna Azzena ha accolto la tesi del difensore Roberto Donetti: nessuna volontà di spaccio da parte dell’imputato, un universitario di 22 anni residente nel Varesotto, pizzicato il 15 marzo 2013 davanti al Fuori Giri, locale di Travedona Monate.
Il giovane era fermo nel posteggio con alcuni amici. I carabinieri, visto il gruppetto, hanno eseguito un controllo. In tasca il giovane aveva una bustina contenente dieci grammi scarsi di marijuana. Nulla in casa, nulla in auto. Il giovane ha subito spiegato che si trattava di uso personale, rimediando una segnalazione quale assuntore. Dieci ore dopo, però, è arrivata anche la denuncia per detenzione ai fini di spaccio: quei dieci grammi avrebbero potuto essere trasformati in 33 dosi. In tutto 13 dosi in più di quelle consentite dalla legge per uso personale.
Nonostante una perizia escludesse, soprattutto in virtù delle modalità di confezionamento della droga (che non era di fatto suddivisa in dosi), che si trattasse di un acquisto per ragioni di spaccio, la procura di Varese non ha rinunciato ad esercitare l’azione penale. Ieri l’assoluzione dello studente (prossimo alla laurea) che, dopo la denuncia, si è però definitivamente allontanato dal consumo di stupefacenti.
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