Indignati/ Obama contestato da Occupy in New Hampshire

New York, 22 nov. (TMNews) – Per la prima volta, il movimento che si rifà a Occupy Wall Street ha contestato il presidente degli Stati Uniti. Barack Obama stava parlando oggi a Manchester, nello stato del New Hampshire, quando è stato interrotto da un coro di decine di persone che scandivano slogan con il metodo del “microfono umano” usato dagli indignados americani.

Obama, che parlava in una scuola superiore per difendere le sue misure per l’occupazione, ha lasciato che i manifestanti scandissero i loro slogan, che nelle dirette tv non sono stati sentiti con chiarezza, e a chi cercava di farli tacere ha detto: “No, no, va benissimo”. Poi è partito un coro “Obama, Obama” di sostenitori del presidente che ha messo a tacere i dimostranti.

Obama ha reagito con calma. “Mi fa piacere che esprimiate le vostre opinioni. Adesso lasciatemi esprimere le mie”, ha detto in tono misurato, alzando la mano per fermare cori e contro-cori. Poi ha fatto menzione diretta, nel discorso, degli indignati: “Nel movimento di Occupy c’è una profonda chance di frustrazione”, ha detto, aggiungendo che “i giovani, compresi quelli che mi hanno appena rivolto quegli slogan, sono la ragione per cui mi sono candidato”.

Nella confusione, il contenuto degli slogan non è risultato molto chiaro, ma secondo una fotografia diffusa su Twitter del testo che il “microfono umano” stava leggendo, era questo: “Quattromila dimostranti pacifici sono stati arrestati. I banditi delle banche continuano a distruggere l’economia americana. Lei deve far cessare l’assalto alla nostra libertà d’espressione. Il suo silenzio manda il messaggio che la brutalità della polizia è accettabile. Le banche sono state salvate, mentre noi siamo stati venduti”.

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