Napoli, 3 giu. (Apcom) – Lo stemma nobiliare del `Principe della risata’ è tornato, tra gli applausi, al suo posto nel cimitero del Pianto nel quartiere Poggioreale a Napoli. Era stato trafugato e nascosto nelle campagne alla periferia di Napoli e, secondo i progetti dei tombaroli, avrebbe dovuto abbellire una villa del Nord Italia. Il fregio, che abbelliva la cappella di Totò, era stato rubato nella notte tra il 29 e il 30 maggio scorso. Gli agenti della squadra mobile di Napoli, però, l’hanno recuperato nella zona di Marianella in un nascondiglio ricavato nel terreno e nascosto dagli arbusti.
Lo stemma nobiliare è stato consegnato, questa mattina, alla nipote di Antonio De Curtis, Diana, figlia di Liliana. “E’ una grandissima gioia – ha detto – esprimo un sentito ringraziamento alla Questura di Napoli e a tutti i napoletani che non hanno fatto sentire la loro presenza: hanno fatto loro il miracolo. Avrà sofferto anche il nonno ma ora sarà contento”.
Sono state tante, infatti, le testimonianze di affetto, ma anche di sdegno per quanto era accaduto da ogni parte del mondo. Il furto era stato definito una vera e propria `profanazione’ e aveva addolorato politici e artisti, cittadini e stranieri.
“Vivissima gratitudine” è stata espressa alla polizia dal sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, che ha provveduto a far risistemare lo stemma al suo posto mentre continua la caccia ai ladri che, con ogni probabilità, sono partenopei. Una razzia su commissione che avrebbe immesso lo stemma nobiliare, di scarso valore artistico ma di indubbio valore affettivo, sul mercato illegale delle opere d’arte. L’insegna non ha riportato danni, solo una scalfitura in un angolo ed è tornata, già nel pomeriggio, a campeggiare sul monumento funerario eretto nella città natale del grande Totò.
Psc
© riproduzione riservata