Usa/ Licenziamenti pesano sui giovani di Wall Street

New York, 22 nov. (TMNews) – Profitti a picco, investimenti sbagliati e conti che non tornano. Le difficoltà delle grandi banche americane, alle prese con uno dei momenti peggiori dalla crisi finanziaria del 2008, si traducono in migliaia di licenziamenti. I più colpiti sono i giovani, sbarcati nel mondo della finanza con ambizioni da Gordon Gekko (il finanziere spregiudicato del film Wall Street), ma costretti ad affrontare licenziamenti e tagli netti agli stipendi fin dai primi anni di carriera.

I numeri non lasciano spazio a dubbi: i giovani tra 20 e 34 anni assunti da società finanziarie, come ha spiegato il New York Times, sono calati del 25 per cento dal terzo trimestre del 2008 al periodo equivalente del 2011. Oltre 110.000 aspiranti banchieri hanno perso il lavoro nel periodo considerato. Come Steve Ferdman, 28 anni, licenziato su due piedi da Credit Suisse. “Ero un impiegato modello. Andavo a lavoro tutti i giorni, oltre gli orari standard e sono stato premiato così”, ha detto Ferdman. “La gente non dovrebbe lavorare più in questo ambiente”.

Le prospettive non sono più rosee neanche per gli studenti delle migliori università americane. “C’è molta più ansia tra i laureandi per le prospettive lavorative”, ha detto William Sahlman, professore della Harvard Business School. “Le grandi banche come Morgan Stanley o Goldman Sachs garantivano un lavoro ai neolaureati dell’università”, ha aggiunto Sahlman. “Adesso, però, assumono meno della metà rispetto agli anni precedenti”.

I giovani di Wall Street licenziati da un momento all’altro e i neolaureati in economia alla disperata ricerca di lavoro perdono così le speranze nel mondo della finanza, alimentando il malcontento del movimento Occupy Wall Street, schierato contro l’ingordigia delle grandi banche da oltre due mesi.

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