Il sindaco anti disoccupazione «Caro Maroni, ti do due idee…»

Vista la mancanza di lavoro e l’impossibilità di dare risposte efficaci alle sempre maggiori richieste dei cittadini, i Comuni sono costretti a ideare proposte e soluzioni alternative.

È quanto ha fatto il sindaco di Travedona Monate, splendido paesino di quattromila anime affacciato sul lago, Andrea Colombo che di mestiere fa l’imprenditore.

È sua l’idea di una legge speciale sull’occupazione per dare un’opportunità concreta, in particolare ai disoccupati e inoccupati over 50, attraverso lavoro socialmente utili.

Un altro esempio concreto, sempre in Lombardia, è rappresentato dal Comune di Albairate in provincia di Milano, che si è inventato il progetto “zona franca”, per incentivare le aziende presenti sul territorio ad assumere nuovo personale.

Perché queste lodevoli iniziative non restino un caso isolato e per questo con un’efficacia limitata, occorre la collaborazione degli enti superiori, a partire dalla Regione Lombardia. Nei giorni scorsi, Colombo ha preso carta e penna e indirizzato una missiva al governatore Roberto Maroni. «Il nostro sportello lavoro – scrive il primo cittadino – assiste circa 400 persone senza lavoro, di cui il 30% in situazioni di preoccupante disagio sociale. Abbiamo studiato diverse soluzioni per consentire alle persone maggiormente a rischio, come i disoccupati over 50, ma i vincoli del patto di stabilità vanificano ogni sforzo».

Da qui è nata l’idea della legge speciale che consenta ai Comuni di stanziare a bilancio dei fondi per assumere a tempo queste persone, impiegandoli in lavori socialmente utili; cinque euro all’ora a carico del Comune, mentre i restanti cinque e i contributi a carico di Regione o Stato. La Regione Lombardia ha in parte recepito le richieste con la dote lavoro, ma l’emergenza è grande.

«La dote comune è utile ma limitata nella sostanza – sostiene Colombo – esistono vincoli normativi che i Comuni non potranno superare; l’unica soluzione è la legge speciale per aiutare concretamente le persone in difficoltà».

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