Qualche segnale d’apertura da parte dell’azienda è finalmente arrivato. I dirigenti austriaci della Pierer Industrie, proprietari del marchio Husqvarna, hanno accettato di ritirare momentaneamente la cassa integrazione straordinaria, per sostituirla con tre mesi di cassa ordinaria. Questo è il risultato più significativo dell’incontro del tavolo nazionale, tra le parti, che si è riunito ieri pomeriggio a Roma nella sede del dicastero dello Sviluppo Economico. Guadagnare tre mesi di tempo è fondamentale per poter dare la possibilità ad altri eventuali imprenditori di fare un’offerta e rilevare il sito di Cassinetta.
La cassa integrazione ordinaria partirà comunque lunedì 3 giugno, ma si apre forse qualche spiraglio per il futuro industriale dello stabilimento. Il gruppo Pierer Industrie ha detto chiaramente di non essere interessato a proseguire alcuna attività a Biandronno, smentendo di fatto la possibile riconversione industriale del sito, come gli stessi dirigenti avevano ipotizzato fino a qualche giorno fa. Gli eventuali imprenditori interessati dovranno rivolgersi direttamente al ministero, perché il tavolo nazionale resta aperto.
Alla riunione di ieri pomeriggio hanno assistito come uditori i parlamentari varesini Stefano Candiani (Lega) e per il Pd Angelo Senaldi e Daniele Marantelli. Se ci sia già qualche nome d’imprenditore interessato non si sa, ma qualcuno ha fatto il nome del gruppo Castiglioni, proprietario di Mv Agusta e già in trattative con Bmw per l’acquisizione di Husqvarna prima del blitz di Ktm. «Il passo indietro compiuto dall’azienda sulla cassa integrazione non è cosa da poco – commentano Flavio Cervellino (Fim Cisl) e Nino Cartosio (Fiom Cgil) – anche perché sinora aveva sempre sostenuto che quello strumento era intoccabile. Questo risultato è frutto della mobilitazione dei lavoratori e delle azioni messe in campo dal sindacato ed anche il ruolo giocato dal ministero, che ha incalzato l’azienda, è stato molto positivo».
Una stoccata alla proprietà è inevitabile. «I dirigenti si sono rimangiati la loro proposta di voler riconvertire il sito» aggiungono i sindacalisti. Questa mattina alle 9, i sindacati e le rsu sono stati sentiti in Regione Lombardia, davanti ai consiglieri della commissione Attività Produttive del Pirellone. Domani mattina in Univa invece, si firmerà l’accordo sulla cassa integrazione.
«Dopo l’incontro al Ministero, la riunione di oggi in Regione è ancora più importante – concludono Cartosio e Cervellino – perché il Pirellone può svolgere un ruolo determinante nel facilitare l’ingresso di qualche nuovo investitore». L’assemblea dei lavoratori si terrà con ogni probabilità lunedì, proprio per fare il punto della situazione.
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