CASTELSEPRIO È stato schiacciato dalla ruota posteriore del suo trattore Raimondo Bonetti, l’anziano di 85 anni deceduto ieri mattina in una cascina in via delle Vigne per un fatale incidente. La tragedia si è consumata alle porte del centro abitato all’interno di quella che una volta era l’azienda agricola di famiglia. Bonetti, un passato da agricoltore e una grande passione per i trattori, aveva rinunciato agli animali ma aveva tenuto un piccolo orto e il suo Fiat 660. Se ne prendeva cura, facendo la manutenzione e le riparazioni e ogni tanto si concedeva qualche giro in campagna.
Poco dopo le 9 di ieri, è saltato sulla sua bicicletta ed ha raggiunto la cascina che si trova a meno di un chilometro dalla casa in via Dante in cui Bonetti viveva con il fratello e tre sorelle. L’anziano ha spalancato le porte della cascina e poi ha acceso il motore. Da questo punto in poi la dinamica non è ancora chiara: non si sa se sia sceso dalla cabina e magari toccando inavvertitamente il cambio abbia fatto avanzare il trattore oppure se abbia messo in moto da terra finendo per essere colpito da un sussulto della macchina. Il peso del mezzo e il suo lento avanzare non hanno lasciato scampo all’anziano che è morto sul colpo.
L’hanno capito subito anche i vicini che hanno dato l’allarme. Il primo ad arrivare sul posto è stato un conoscente di Bonetti che vedendo il trattore contro il muro davanti al garage aperto in una posizione insolita ha pensato di andare a controllare. Appena ha visto il corpo a terra ha dato l’allarme. «Sono arrivato sul posto pochi minuti dopo la tragedia – racconta Giancarlo Ponti, un amico della vittima – stavo camminando quando qualcuno mi ha detto che era successo qualcosa di grave in via delle Vigne. Siamo corsi a vedere e l’abbiamo visto a terra senza vita».
Sul posto sono subito arrivati i vigili del fuoco di Varese che con maestria hanno liberato il corpo rimasto incastrato sotto la ruota posteriore. Sono arrivati anche i carabinieri della stazione di Carnago che hanno iniziato subito ad eseguire i rilievi e gli accertamenti necessari per chiarire le cause della morte del pensionato. Gli elementi raccolti confermano la natura accidentale del decesso anche se i militari hanno messo sotto sequestro il trattore per accertamenti.
«Raimondo era la persona più innocua di questo mondo – lo ricordano in paese – è difficile credere che non ci sia più. Amava fare passeggiate in bicicletta: era sempre sorridente».
b.melazzini
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