E’ un nemico insidioso, capace di incidere pesantemente sulla qualità della vita, che richiede terapie mirate e segnate da fastidiosi effetti collaterali. Contro il dolore posterpetico (il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio) – una forma di dolore neuropatico localizzato – debutta in Italia una nuova soluzione terapeutica. Si tratta di un cerotto medicato al 5% di lidocaina, che, applicato direttamente sulla parte dolente, è in grado di fornire un buon sollievo sintomatico, un eccellente profilo di tollerabilità anche nell’uso prolungato e la maneggevolezza garantita da un prodotto antalgico che non richiede alcuna titolazione. Per tutte queste ragioni, le linee guida raccomandano il cerotto di lidocaina al 5% come trattamento di prima linea per il dolore neuropatico localizzato conseguente a herpes zoster.
La nevralgia posterpetica è catalogata tra i più famigerati dolori cronici. Rientra fra le patologie definite “dolore neuropatico localizzato” (localized neuropathic pain, LNP), da lesioni periferiche del sistema nervoso, che hanno la caratteristica di essere superficiali e localizzate, quindi aggredibili con trattamenti appunto “localizzati”, quali i trattamenti topici.
Un’indagine specifica su questa forma di dolore, realizzata online da Doloredoc.it su un campione significativo di medici e di pazienti, ha messo in evidenza le criticità caratteristiche della nevralgia posterpetica: ha forte impatto sulla qualità della vita (incide con valori elevati, dal 60 al 100% del campione, sulla relazionalità, sulle attività’ quotidiane, sulle capacità lavorative e anche sulla qualità delle ore di sonno), è di lunga durata (oltre metà del campione dei pazienti ne soffre da oltre 3 anni) e si caratterizza per l’insufficienza dei trattamenti attuali, evidenziata sia dai medici che da chi ne soffre.
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