700 milioni circa sono le persone che ogni anno si spostano da una parte all’altra del pianeta, per motivi di lavoro, vacanze e personali. Sono in continuo incremento i viaggi verso Paesi in via di sviluppo, zone tropicali e mete poco conosciute, in cui le condizioni igienico-sanitarie possono risultare poco soddisfacenti per stili di vita diversi, rispetto allo standard a cui siamo abituati.
Considerato che siamo un popolo di viaggiatori, è fondamentale affrontare un viaggio con adeguata preparazione in merito ai problemi sanitari che potrebbero manifestarsi. Onde evitare di rovinare il piacere di una vacanza tanto sognata e trepidamente attesa, per problemi di salute prevenibili, prima della partenza soprattutto verso mete esotiche, è consigliabile interpellare l’ambulatorio per la prevenzione delle malattie del viaggiatore dell’Asl.
Ci siamo rivolti alla Dott.ssa Livia Trezzi, responsabile del Servizio prevenzione ed epidemiologia malattie infettive del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Bergamo, per conoscere le cautele utili da mettere in atto, “infatti, da qui nasce l’esigenza per chi parte di ricevere indicazioni precise, complete ed il più possibile personalizzate, riguardo al viaggio che si intende intraprendere, periodo e durata di permanenza per valutare le condizioni di salute del viaggiatore”.
E’ stato calcolato che sono sufficienti 36 ore per fare il giro del mondo in aereo: un tempo inferiore al periodo di incubazione della maggior parte delle malattie trasmissibili!
Il rischio, per il viaggiatore, di contrarre malattie infettive può insorgere sia durante il viaggio sia al rientro. “L’incoraggiamento che rivolgiamo ai cittadini che avvertono dei sintomi è di effettuare un controllo sanitario, con l’obiettivo di: identificare e trattare tempestivamente la malattia importata ed evitare che la stessa, se contagiosa, possa essere trasmessa ad altri. Questo comportamento, permette di contenere il rischio di diffondere infezioni non presenti nel nostro territorio e che potrebbero costituire un serio problema di salute pubblica”.
Quali precauzioni prima di affrontare un viaggio oltre confine?
Prima di ogni partenza, soprattutto verso Paesi esotici, è buona regola rivolgersi almeno un mese prima, su appuntamento, agli ambulatori del Viaggiatore Internazionale dell’ASL in: Bergamo, Bonate, Zogno, Albino, Trescore, Treviglio e Romano, contatti reperibili sul sito internet www.asl.bergamo.it. Gli operatori sanitari degli ambulatori offrono informazioni relative alle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate per il Paese che si intende visitare, consulenze specialistiche relative ad eventuali rischi ed utili consigli.
E’ importante:
– presentarsi di persona al colloquio, in quanto non vengono dati consigli telefonici;
– informare gli operatori sanitari della durata e tipologia del viaggio (organizzato o non, a breve permanenza, verso mete turistiche urbane, rurali, missioni) per definire le misure di prevenzione da adottare più idonee;
– informare gli operatori sanitari dell’assunzione di farmaci per particolari malattie. Infatti per bambini, anziani, donne in gravidanza, persone che si apprestano a fare un viaggio “avventuroso” è richiesta l’adozione di maggiori precauzioni;
– chiedere informazioni per stipulare un’assicurazione, se non già prevista, per eventuali spese sanitarie all’estero;
– documentarsi sulla situazione politica locale ed i potenziali rischi derivanti da eventuali tensioni sociali presenti.
Quali vaccinazioni e quando effettuare l’antimalarica?
Molte malattie infettive a rischio per il viaggiatore, possono essere evitate con le vaccinazioni. Alcune sono richieste obbligatoriamente da alcuni Paesi: antifebbre gialla, antimeningococcica, antipoliomielite. Molte sono raccomandate per la protezione personale: antiepatite A e B, antitifo-paratifo, anticolerica, antitetano e difterite, antirabbica, antiencefalite giapponese, antimeningoencefalite da zecche, antimorbillo, rosolia, parotite, antivaricella, antinfluenzale.
E’ importante sapere che la maggior parte delle vaccinazioni conferisce protezione per lunghi periodi, quindi utili per successivi viaggi.
Diverso il caso della malaria, per la quale non esiste un vaccino, ma è necessario prevedere una chemioprofilassi specifica da ripetere ad ogni viaggio e da assumere dietro controllo medico.
Vademecum del viaggiatore responsabile
“Farmacia da Viaggio”
E’ consigliabile dotarsi di un kit di primo soccorso: disinfettanti, cerotti, colliri, garze sterili, guanti monouso, termometro, antidolorifici, disinfettanti per l’acqua, cortisonici per punture d’insetti o manifestazioni allergiche. Diventa quindi importante sia la scelta del farmaco, concordata con il proprio medico curante, sia la corretta assunzione. E’ preferibile portare sempre con sé, nel quantitativo adeguato, anche i farmaci che si assumono abitualmente per situazioni particolari. Infatti, potrebbe non essere sempre possibile accedere a una struttura sanitaria o potrebbe essere difficoltoso il recupero dei farmaci o la composizione farmacologica degli stessi potrebbe non coincidere.
Alimentazione
Nei Paesi della fascia tropicale o subtropicale, per il consumo di alimenti e bevande, è buona norma lavarsi sempre le mani prima di mangiare, bere ed utilizzare acqua imbottigliata (preferibilmente addizionata con anidride carbonica), bollita o disinfettata con euclorina o amuchina, .amngiare frutta sbucciandola da sé. E’ meglio evitare alimenti crudi, se si consumano cibi cotti, assicurarsi che siano serviti ancora ben caldi e non siano solo parzialmente cotti. Qualora siano stati conservati a temperatura ambiente, possono costituire una delle principali fonti di infezione alimentare.
Il latte non pastorizzato deve essere sempre bollito. Evitare il ghiaccio, se non preparato con acqua sicuramente potabile. E’ bene non acquistare alimenti o bevande da venditori ambulanti, ciò non rappresenta una garanzia per la sicurezza dei cibi. I gelati, se non adeguatamente conservati, possono rappresentare un rischio. Bevande quali il caffè, il tè, il vino, la birra e gli alcolici sono in genere sicure.
E’ frequente anche la “diarrea del viaggiatore”, causata da microrganismi prevalentemente trasmessi per via alimentare e per scarsa igiene dell’ambiente. Generalmente tutto si risolve in 3-4 giorni, anche senza nessun trattamento farmacologico. E’necessario bere molta acqua o succhi di frutta, consumare biscotti salati.
a.ceresoli
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