Non sono ancora stati fissati i funerali di Giancarlo Palagiano, il ragazzo di 38 anni, residente a Olginasio di Besozzo, scomparso domenica sera in un tremendo incidente stradale sulla A8 tra Gallarate e Busto Arsizio, dove era diretto insieme con un amico. Non si fermano i messaggi di cordoglio e di vicinanza dei suoi tanti amici, che hanno utilizzato forum e social network per ricordare Giancarlo, o “Yanky” come era soprannominato.
Palagiano definito da molti “un gigante buono” non aveva solo un grande passione per i tatuaggi, ma anche per le moto personalizzate. «Voglio ricordarti così Yanky – scrive Mauro Bottoli un’artista tatuatore suo amico – sempre a fianco nelle cose belle ed in quelle brutte; ci ritroveremo un giorno a correre con le nostre potenti moto, a fare impazzire Dio, a combinare guai in paradiso ed a tatuare gli angeli». Giancarlo fino alla scorsa estate aveva aiutato suo fratello Massimiliano nell’attività di venditore di panini ambulante. La sua vera passione era quella per i tattoo; faceva il tatuatore per gli amici.
Il suo sogno che stava per avverarsi era quello di aprire una sua attività a Laveno Mombello. Oltre ad i tatuaggi, Yanky amava moltissimo le moto personalizzate; una passione condivisa con tante altre persone in giro per l’Italia. Sul forum del sito “CustomMania.com”, sono tantissimi i messaggi di cordoglio per la sua tragica scomparsa. Tantissime anche le foto di Giancarlo pubblicate sul sito web, nei diversi raduni di moto in giro per tutta l’Italia. Tutto lo ricordano come «il gigante buono», un «ragazzo sempre disponibile e di compagnia, orgogliosissimo della sua moto e dei suoi tatuaggi». Qualche utente ha messo in luce il destino di Yanky, morto «su un mezzo “sicuro” come l’auto», lui abituato a viaggiare sui bolidi a due ruote.
Anche l’amministrazione comunale di Besozzo, attraverso l’assessore alla Cultura e ai Giovani , ha voluto esprimere la vicinanza alla famiglia, a nome di tutta Besozzo. Un paese che tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 ha subito diverse tragedie, a partire dalla scomparsa die dei figli e , uccisi dal monossido di carbonio ed ora con la scomparsa di Giancarlo Palagiano.
«Ci eravamo incontrati qualche mese fa e mi aveva mostrato i suoi tatuaggi di cui andava fiero – sottolinea Pedroni – era un bravo ragazzo; avevamo parlato un po’ del futuro, mi dispiace davvero per quello che gli è successo. A nome dell’amministrazione comunale porgo le condoglianze ai famigliari».
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