Assegnati gli “Oscar” delle scuole. Ieri si è conclusa, con la cerimonia di premiazione all’Uci Cinemas di Montano Lucino, la quinta edizione del concorso “Ciakkare”, dedicato ai video realizzati dagli istituti superiori e dai centri di formazione professionale della provincia di Como.
L’evento, promosso da “La Provincia”, con la collaborazione dell’Ufficio scolastico territoriale, la Consulta degli studenti, il Gruppo giovani di Confindustria Como e Cantiani Marketing & Comunicazione, ha registrato quest’anno l’ingresso di un nuovo partner, il Comitato imprenditoria femminile della Camera di Commercio. E la premiazione è, non a caso, cominciata proprio con il conferimento, da parte di Emilia Mancinelli, del premio speciale del Comitato per il video che ha dato maggiore risalto a tematiche femminili: se lo è aggiudicato la 3a C del Cias di Como con “Terre di tutti”, un “corto” che mette a confronto pregiudizi e abitudini di compagne di scuola provenienti da culture diverse, quella occidentale e quella musulmana.
Premi del pubblico
La cerimonia, presentata come in tutte le edizioni precedenti dal giornalista Pietro Berra, è proseguita con l’assegnazione dei premi del pubblico, attribuiti sulla base del numero di voti raccolti dai 32 video in gara, sul sito de “La Provincia”.
Per ciascuna delle tre sezioni in cui si articolava il concorso, sono stati conferiti altrettanti premi: un tablet Samsung al primo classificato, una videocamera al secondo e uno smartphone al terzo. Il tema “Oltre la crisi: idee brillanti per il futuro” ha visto prevalere la classe IV Elettro della Castellini, referente la professoressa Dalila Lattanzi, con il video “La crisi”; secondo gradino del podio per Gabriele Bianchi e Valentina Cadei della classe 5 D3 del Setificio “Paolo Carcano” con “Per il futuro”; terzo “Guardare oltre” di Andrea Manfredi, classe 4a L dell’istituto Da Vinci/Ripamonti di Como.
Nella sezione “Conoscersi per integrarsi: multicultura compagna di banco”, ha vinto “Culture diverse, uguale passione” della classe 2a C del Centro di formazione professionale della Provincia di Como, referente il professore Alessandro Vitiello; secondo posto per “Homecoming” di Matteo Rasile, 1a C liceo classico “Volta”; terzo per “Uomini uguali” della 2a C Estetica del Cfp della Provincia di Como, coordinata da Alice Baruffini.
Quest’anno, alle tradizionali sezioni dedicate ai video girati con il telefonino, si è aggiunto il “Cinefestival delle scuole”, aperto alle videocamere. In questo caso sui è registrato il trionfo di Raffaele Sarnelli, classe 4a L dell’istituto Da Vinci/Ripamonti, Si ì, infatti, aggiudicato, sia il primo premio (con “Operazione riciclaggio”) che il secondo (con “Chiedo rinforzi”). Al terzo posto “Lo sport è…” di Mirko Garofalo, Marco Lombardi, Joel Dos Santos e Giovanni Taddei, classe 5a D3 Isis del Setificio.
I premi della critica
I premi della critica – uno stage alla Olo Creative Farm che effettuerà le riprese del Lake Como Film Festival – sono andati a “Per il futuro”, già vincitore anche di un premio del pubblico («Uno sguardo curioso sulla nostra città, capace di reinterpretarla creativamente. Notevoli il montaggio e gli effetti visivi», questa la motivazione scritta da Marco Albanese di “Stanze di cinema” e letta sul palco da Carlo Cairoli); a “Homecoming”, pure questo già premiato («Il ritorno a casa dopo un soggiorno londinese. Piccoli momenti di vita quotidiana. Discrete capacità narrative. Pregevole la scelta di recitarlo in inglese») e a “The Dice Death” di Veronica Blockley, Federico Angi, Mirko Mele ,James Merlo ed Eleonora Noseda, classe 4L della Ripamonti («Un horror dalle suggestioni metafisiche, che dimostra una notevole maturità espressiva e di messa in scena drammatica. Pregevoli le interpretazioni e la cura delle scenografie e dei costumi»).
Infine, premio “La Provincia” per il video più giornalistico a “La Como del futuro” di Alberto Leanza e Pietro Legnani, del liceo scientifico Giovio. La motivazione: «Gli autori lanciano uno sguardo critico, ma anche ironico, sulla città, passando in rassegna alcuni punti deboli (dalla cinta muraria al lungolago) che, se adeguatamente valorizzati, potrebbero rappresentare una forte attrattiva turistica, in grado di dare un significativo contributo a proiettare Como oltre la crisi».
© riproduzione riservata