Stando a quando emerso, inoltre, a ruota dovrebbe tornare ad essere operativi sul cantiere anche i dipendenti delle ditte che hanno in subappalto lavorazioni particolari. In totale si parla di altre 200 persone. «Questa – conferma Flavio Nossa, responsabile provinciale della Fillea Cgil e impegnato fin dal taglio del nastro nel monitoraggio del cantiere – è la comunicazione che ci è arrivata poco prima delle 20 di lunedì. È sicuramente un passaggio importante che contribuisce a rasserenare il clima che si respirava nei vari punti di cantiere».
I lavori, come accaduto questa mattina ad Induno Olona dove è iniziato l’intervento per il rifacimento di una condotta del gas metano propedeutico al cantiere, sembrano così destinati a riprendere. Anche se in ritardo rispetto all’ultimo annuncio dell’assessore regionale alle Infrastrutture Maurizio Del Tenno. Qualcosa però inizia a muoversi. Anche se, sembra ormai evidente, fino a quando non si arriverà a una soluzione per lo smaltimento delle terre all’arsenico il cantiere non potrà riprendere a pieno regime.
«Ci sono però – ammette Nossa – lavorazioni che possono essere portate avanti senza problemi. In attesa che la Regione, come garantito, faccia la sua parte sulla questione dello stoccaggio delle terre». Anche perché, senza la soluzione a questo problema, difficilmente il cantiere diventerà operativo al cento per cento. A. Pag.
m.sada
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