Darla già per acquisita equivarrebbe a un eccesso di supponenza e non è certo questa la squadra, alludiamo ovviamente alla Lenovo, che se lo possa permettere.
A testa alta, e ci mancherebbe altro, per aver saputo ribaltare in gara-5 in trasferta la serie di semifinale con Roma dopo aver fatto altrettanto in gara-7 dei quarti con Sassari, ma ora di nuovo testa bassa e pedalare per non veder sfumare il prestigioso obiettivo sulla linea del traguardo.
Cantù, infatti, ha questa sera (palla a due alle ore 20 con diretta su televisiva su RaiSport1 e web sul nostro sito) un’opportunità unica: (ri)battere l’Acea alla Ngc Arena, così come del resto ha fatto nelle due precedenti occasioni, significherebbe conquistare la finale scudetto.
«Ma non diamola per scontata» ammonisce la presidentessa Anna Cremascoli, invitando i propri giocatori a mantenere la concentrazione acconcia all’accadimento che li attende. Testa, appunto. Cantù dovrà essere sempre presente a se stessa. Restando sul pezzo.
Dopodiché, il resto contribuirà a farlo il popolo del Pianella, come del resto sempre accaduto in particolare in questi appassionati e avvincenti playoff.
Il “tutto esaurito” non è mai stato in discussione (ieri sono andati a ruba gli ultimi biglietti disponibili), figurarsi ora che vien data la possibilità di assistere all’incontro che si preannuncia garanzia di finale scudetto.
Anche in caso di vittoria, si tratterà dell’ultima volta quest’anno nell’impianto di Cucciago poiché per la finale è certo il trasferimento, armi e bagagli, al Paladesio.
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