New York, 30 ago. (TMNews) – Dopo il passaggio di Irene la situazione resta di emergenza per inondazioni e allagamenti in ampie zone del nordest degli Usa. I morti sono ora 40 e migliaia di persone rimangono senza elettricità. In Vermont, lo stato è sotto le più gravi inondazioni da 84 anni a questa parte dopo che Irene ha fatto cadere 25 centimetri di pioggia nonostante fosse stata già declassata da uragano a tempesta tropicale quando ha colpito lo stato.
Nei sette stati che hanno registrato vittime, molti dei morti sono annegati nei fiumi che hanno rotto gli argini e altri sono stati fulminati dai cavi elettrici abbattuti dal vento. In New Jersey, il governatore Chris Christie ha detto che “non ne siamo ancora usciti”. Diversi fiumi nello stato sono a livelli record e altri potrebbero ancora crescere, ha avvertito il governatore.
Nello stato di New York, il grosso dei danni è concentrato nell’entroterra, dove sono caduti ben 35 centimetri di pioggia nella valle del fiume Hudson, e sui monti Catskill, dove molte strade sono impraticabili. Proprio l’entità dei danni lontano dalla costa ha spinto i meteorologi a dire che si sarebbe dovuta fare più attenzione alla pioggia torrenziale che la tempesta ha rovesciato sull’entroterra. “Lo si sapeva da giorni prima”, ha detto un meteorologo del servizio di previsione Weather Underground, Shaun Tanner. In particolare in Vermont, il terreno già umido per le pioggie estive superiori alla media non ha potuto assorbire l’acqua rovesciata da Irene.
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