SARONNO Guizzano tra i sassi concretizzando il sogno di un torrente Lura finalmente “vivo”: anche quest’anno i frequentatori verde al confine tra Saronno e Rovello Porro hanno avuto modo di vedere piccoli banchi di pesci animare il corso d’acqua che attraversa la città.
Decisamente piccoli, ma di certo numerosi, i pesci sono visibili in diversi punti della città: dal ponte di via Marconi a quello strallato in fondo a via Marx, fino a quello vicino alla vecchia caserma dei vigili del fuoco in via Tommaseo.
La notizia, che ha suscitato molta curiosità come tutte quelle riguardati il torrente e il suo livello d’inquinamento, è stata lanciata anche sul social network Facebook dal ex consigliere comunale dei Verdi Roberto Strada.
Se tutti si rallegrano per la presenza estiva dei pesci non manca chi sottolinea che la loro assenza nel corso dell’anno sia la prova empirica dell’esistenza di scarichi inquinamenti. A suscitare maggior sorpresa è però la leggenda metropolitana sui pesci nel Lura: quella che vuole che questi vengano liberati da un anziano ad inizio estate e che, nonostante i ripetuti tentativi, non sopravvivano mai fino all’autunno. Accantonando le leggende e le ipotesi, l’unica certezza è che la presenza dei pesci, della specie dei varioni secondo alcuni osservatori, ha spinto molti saronnesi a scrutare con maggiore attenzione le acque del torrente. Del resto qualche mese fa era continuo il viavai di cittadini, soprattutto genitori con i figli ma anche nonni con i nipotini, per vedere la famiglia di anatre che aveva messo su casa sulla sponda del Lura di via Roma. Insomma quando la natura conquista uno spazio in città, anche la trafficatissima Saronno si ferma per guardare ammirata.
e.romano
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