Gambero Rosso, la nuova guida premia 35 locali del Varesotto. rimane il ristoratore numero uno. La capitale “gourmet” della provincia è Gallarate, con dieci segnalazioni sulla guida, ma più per il contorno di attività gastronomiche, perché per numero di ristoranti segnalati il capoluogo Varese, con quattro, non lo batte nessuno.
Grande assente è Busto, salvata dalla passione del birraio artigiano che entra nella categoria birrifici.
Da Gallarate arriva però il numero uno indiscusso della cucina in provincia di Varese, che è ancora Vinciguerra: con il suo Restaurant conferma le tre forchette (91 punti) conquistate un anno fa e si mantiene tra i tre migliori ristoranti dell’area attorno a Milano.
Davanti a lui solo “mister Cucine da Incubo” (chef di Villa Crespi sul lago d’Orta) e , del Pescatore di Canneto sull’Oglio, mentre il celebrato “masterchef” è tre punti dietro ad “Ilarione”. «Conferma che ci onora, è il riconoscimento al nostro lavoro quotidiano ma anche alla passione che ci mettiamo – spiega chef Vinciguerra, che da settembre lancerà il nuovo Bistrot al piano superiore della villa liberty che ospita il suo ristorante – Queste guide fanno bene a tutti, perché portano sempre più gourmet nei ristoranti. Servono e aiutano, ma serve soprattutto saper instaurare un rapporto diretto con il cliente».
Il rischio “arma a doppio taglio” è dietro l’angolo: «La guida è come la vetrina di un negozio, che può attirare il cliente all’interno. Poi però tocca a te saper vendere il tuo prodotto e conquistare la fiducia».
Dietro allo chef napoletano si piazza anche quest’anno “Il sole di Ranco” della famiglia Brovelli, stabile a 86 punti. A due forchette ritroviamo il ristorante Luce di Villa Panza, con lo chef (già “forchettato” ai tempi dell’osteria del Sass di Besozzo), il Ma.Ri.Na. di ad Olgiate Olona e “Olona da Venanzio” a Induno Olona. New entry tra le due forchette, a Varese, le “Colonne” del Sacro Monte, nuova location dello chef (ex Schuman di Ispra): fondamentale per centrare gli 80 punti il bonus della vista panoramica in veranda.
Retrocede ad una forchetta invece l’“Acquerello” di a Fagnano, insieme al varesino “Da Annetta” di Capolago, in crescita, così come il Porticciolo di Laveno e il MoMa di Sesto Calende.
Entra nell’olimpo dei “forchettati” del Gambero anche la Piazzetta di Origgio dello chef.
La locanda Postporta di Gallarate perde la forchetta ma mantiene la segnalazione, insieme alla locanda Garibaldi di Arcisate, “La Biscia” di Sesto Calende e “Sergio 1950” di Varese. Ma nella guida non ci sono solo ristoranti: tra le new entry spiccano la pizzeria Rapsodia di Fagnano e gli hamburger di “Love eat” a Castellanza, mentre il wine bar “La Cantina di Manuela” di Saronno conquista il riconoscimento di una bottiglia.
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