“In nomine Satan” porta sul grande schermo le sette demoniache. Uscirà nelle sale italiane giovedì, con Distribuzione Indipendente, il film ispirato a una storia vera, uno dei casi più efferati di cronaca nera del Paese.
Fatti di sangue che, alla fine degli anni Novanta, hanno sconvolto il Varesotto con orrori ed efferati delitti.
È destinato a far discutere il thriller/drammatico, diretto da Emanuele Cerman, all’esordio dietro la cinepresa, che ripercorre la vicenda delle Bestie di Satana, responsabili di terribili uccisioni e istigazioni al suicidio.
Il buio non è ancora sceso in sala e già il pubblico si spacca: da una parte c’è chi denigra la scelta del tema, dall’altra chi pensa che il film permetta di non dimenticare, riflettere e forse prevenire.
Una produzione all’insegna low-budget: è costato 40mila euro con riprese durate solo dieci giorni.
Nel cast ci sono Stefano Calvagna, Federico Palmieri, Tiziano Mariani, Francesca Viscardi, Fabrizio Raggi, Emanuele Cerman e Maria Tona. «È stata un’esperienza lunga e difficile – ha raccontato il regista alla presentazione romana del film, già ufficialmente selezionato per gli International Film Festival 2014 di Madrid e NewYork – Sono stati 28 mesi di lavoro spesso solitario. Inizialmente questo film l’avrebbe dovuto girare Stefano Calvagna che già anni fa voleva fare un progetto televisivo sulle bestie di Satana».
Poi il progetto ha cambiato destinazione, Calvagna è finito davanti alla macchina da presa, ed è stato realizzato con tempistiche da record.
«Ringrazio gli attori che si sono spesi, girando in una condizione di difficoltà altissima». Per un artista prendere parte a un film del genere è una dura sfida, visti i tempi risicati e le location non sempre disponibili.
Il trailer del film
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