Marsiglia, 7 dic. (TMNews) – Si incontrano a Marsiglia i moderati italiani che guardano alla famiglia del Ppe, riuniti per due giorni a congresso a partire da oggi. Saranno diverse decine i delegati italiani che prenderanno parte all’assise. E siccome le partecipazioni vanno anche ‘pesate’, l’elenco degli italiani in trasferta marsigliese mostra le difficoltà di riunificare – all’estero forse ancora prima che in Italia – i protagonisti della diaspora del centrodestra italiano.
Ci sarà Angelino Alfano, il giovane segretario del Pdl che faticosamente tenta di prendere il comando delle operazioni del primo partito italiano, soprattutto cercando di non rimanere schiacciato dalla pesante figura di Silvio Berlusconi. Angelino interverrà domani nelle vesti di leader pidiellino. E il Cavaliere? Indeciso se affrontare l’arena popolare – secondo i maligni anche a causa di possibili faccia a faccia con alcuni leader europei con i quali negli ultimi tempi non tutto è filato liscio –
Berlusconi a meno di colpi di scena approderà a Marsiglia solo l’ultimo giorno, l’8 dicembre. Alla fine alcuni leader europei daranno forfait, mentre Silvio sbarcherà nel Sud della Francia da primo sponsor del ‘suo’ Alfano. E’ invece ancora oggetto di trattativa un suo possibile intervento. Al netto di chi glielo ha sconsigliato (“potrebbe togliersi alcuni sassolini, non è il momento”), il protocollo prevede che parli solo un leader per ogni forza politica. E quel leader, anche da Statuto, si chiama Alfano. Anche se alla fine l’ex premier potrebbe alla fine intervenire. Parlerà di certo anche un altro pidiellino, Franco Frattini, ma in quanto Presidente della Fondazione De Gasperi.
Pier Ferdinando Casini, invece, non ci sarà. Per l’Udc interverrà Rocco Buttiglione. Una scelta a lungo meditata, che di fatto tiene lontano dal congresso i tre leader del terzo Polo. Una decisione anche ‘tattica’, quella del leader centrista, che a Roma prima ancora che a Marsiglia risulta determinante per costruire la costola italiana del Ppe o una grande forza moderata per la Terza Repubblica. In questa prospettiva, sarebbe scomodo ‘rispondere’ fin da subito – in occasione del congresso – al probabile appello all’unità che Alfano dovrebbe rilanciare anche dalla Francia. Mancherà all’appello Gianfranco Fini, (a differenza del suo ex braccio destro Andrea Ronchi, incoronato da Alfano responsabile per i rapporti con il Ppe), che pure alcuni giorni addietro ha incontrato un vecchio amico popolare come José Maria Aznar. E forse anche per questo, nell’ottica degli attuali equilibri interni al Terzo Polo, che il leader Udc non marcherà visita, in modo da osservare gli sviluppi della scomposizione e ricomposizione del centrodestra italiano.
La delegazione italiana, sponda pidielle, conterà 37 delegati e 51 ospiti, guidati da Berlusconi. Fra i presenti, i capigruppo di Camera e Senato, Cicchitto e Gasparri, ma anche Tajani, Mario Mauro, Quagliariello, tutti riuniti presso il Palais du Pharo. Tra i big stranieri, il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo Joseph Daul (MdPe), Wilfried Martens, presidente del Ppe, Jean-Pierre Audy (MdPE), presidente della delegazione francese (Ump) del gruppo Ppe al Parlamento. Dal nove dicembre, ad assise marsigliese archiviata, la partita si sposta a Roma.
Tom
© riproduzione riservata