SARONNO Ci vorranno quattro anni e una super colletta da due milioni di euro ma presto il centro culturale islamico saronnese avrà una sede più grande e più idonea alle proprie esigenze. La comunità islamica saronnese sta acquistando una palazzina di tre piani in via Grieg con un capannone adatto ad ospitare i momenti di preghiera.
Ma andiamo con ordine: da diversi anni il centro culturale islamico, che ha la propria sede in via Maestri del lavoro, lamenta problemi di spazio. «Siamo diventati un punto di riferimento per le persone di cultura e fede islamica del Saronnese ma anche della Bassa comasca e dell’Alto milanese – spiega il presidente Sadok Hammami – e ormai i locali dell’ex laboratorio di pellicceria che utilizziamo non sono più sufficienti». Oltre alla preghiera del venerdì, infatti,
il centro organizza molte attività come corsi di arabo per italiani, lezioni per insegnare ai piccoli nati in Italia la lingua dei propri genitori e percorsi formativi ad hoc per chi, appena arrivato nel Belpaese ha bisogno di un aiuto con lessico e grammatica. «Da tempo eravamo alla ricerca di un edificio che soddisfasse le nostre esigenze da quelle legate all’attività didattica e quelle dei momenti di preghiera». L’edificio giusto è stato trovato in via Grieg: una palazzina di tre piani con un capannone: «Anche la location è perfetta: è lontana dalle case, in modo da ridurre al minimo il problema del rumore, e con un ampio parcheggio».
L’unica incognita è quella del costo: «Abbiamo già versato un acconto di 400 mila euro e dobbiamo arrivare a due milioni di euro entro i prossimi quattro anni». Fino ad allora il centro culturale islamico continuerà a restare in via Maestri del Lavoro: «La raccolta fondi è già iniziata, sostenuta anche dal nostro imam Najib Al-Bahred, durante il Ramadan. La voglia di avere una sede idonea è molto forte nella comunità non solo per gli adulti ma anche per i più piccoli affinché abbiano uno spazio adatto dove imparare la lingua e le tradizioni del proprio paese d’origine».
Negli ultimi anni il centro ha intensificato l’impegno a favore dell’integrazione con la comunità saronnese: «Anche se veniamo da lontano – conclude il presidente Sadok Hammami – ormai viviamo a Saronno, la consideriamo la nostra città e per questo riteniamo importante partecipare ai diversi eventi dando il nostro contributo».
Sara Giudici
f.tonghini
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