Rifiuti/ A Napoli cumuli in strada, roghi e proteste cittadini

Napoli, 12 mag. (TMNews) – Sempre incandescente la situazione rifiuti a Napoli e provincia. Restano, infatti, i cumuli di immondizia in strada, aumentano i roghi dolosi di cassonetti e cresce l’esasperazione dei cittadini costretti a vivere tra cataste di spazzatura maleodorante e topi.

Nonostante gli sforzi compiuti dai mezzi della Asia e da quelli dell’esercito, il Comune di Napoli stima che, solo nel capoluogo campano questa mattina, vi siano 2.600 tonnellate di rifiuti non raccolti. La situazione è più drammatica nella zona orientale della città dove vi sono oltre 800 tonnellate. Anche nei quartieri Fuorigrotta e Bagnoli la crisi non va meglio: a terra ci sono circa 400 tonnellate.

Intanto, nel corso della notte, sono stati oltre 40 gli interventi dei vigili del fuoco che hanno dovuto domare fiamme dolose appiccate a montagne di spazzatura. Gli incendi hanno riguardato un po’ tutti i quartieri cittadini, ma soprattutto il litorale Flegreo e l’aria nord del napoletano. Fiamme anche nella cosiddetta ‘City’ di Napoli dove in via Bracco è stata danneggiata anche un’auto parcheggiata vicino ad alcuni cassonetti incendiati. Un rogo che si è sviluppato a poca distanza dalla casa del sindaco uscente Rosa Russo Iervolino. L’esasperazione ha portato questa mattina anche scompiglio nella a Chiaia, zona bene della città. Qui i cittadini hanno sparpagliato in strada alcuni sacchetti di immondizia e rovesciato cassonetti, generando una paralisi nel traffico veicolare.

“Fino alle 8 di questa mattina siamo riusciti a smaltire 700 tonnellate distribuite tra i siti di Tufino, Giugliano e Chiaiano – ha detto l’assessore all’Igiene urbana del Comune di Napoli Paolo Giacomelli – ieri siamo andati abbastanza bene, ma la situazione resta grave. Siamo, però, riusciti a contenere le lunghe file di autocompattatori fuori le discariche dal momento che, in accordo con Asia, abbiamo deciso di lasciare parcheggiati i camion negli autoparchi e di farli uscire dieci alla volta. È ovvio – ha aggiunto – che non è possibile prevedere quando la situazione tornerà alla normalità anche perché domenica pomeriggio ci sarà la chiusura, come tutti i giorni festivi, degli impianti”.

Ma se Napoli piange la provincia non ride. All’alba alcuni compattatori pieni di rifiuti, provenienti da Napoli sulla strada statale 268, sono stati bloccati all’ingresso della discarica Sari di Terzigno. In una nota le ‘Mamme vulcaniche’ e i ‘giovani verdi’ hanno sottolineato come gli autocompattatori perdessero percolato. I comitati che si oppongono alle discariche nel Vesuviano rimproverano al presidente Berlusconi di non aver mantenuto le promesse, di chiudere la discarica e Regione Campania e Provincia di Napoli di non aver fatto nulla per risolvere l’emergenza rifiuti.

Psc/Ral

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