Alitalia-Etihad: stretta finale. Malpensa è ancora sul tavolo della trattativa? «Liberalizzazione degli slot di Linate, il sistema Paese non può calare le brache su tutta la linea» fa notare il deputato del Pd Daniele Marantelli.
Siamo al conto alla rovescia: il Cda di Alitalia, convocato per oggi, dovrebbe fare il punto sulla trattativa con Etihad, in stand-by dopo che gli arabi hanno posto una serie di paletti per mandare in porto l’operazione di acquisizione dell’ex compagnia di bandiera.
Sul tavolo c’è la questione dei tagli al personale (si sta facendo strada addirittura la clamorosa ipotesi di un “travaso” di dipendenti da Alitalia a Poste Italiane), quella dei debiti della compagnia (su cui le banche, azioniste Alitalia, dovrebbero impegnarsi), ma anche la questione delle rotte e del rafforzamento di Fiumicino, per cui Etihad chiederebbe precisi impegni e investimenti infrastrutturali (ad esempio, l’Alta velocità) al Governo.
Nonostante le prese di posizione del governatore della Lombardia Roberto Maroni e le rassicurazioni del ministro Maurizio Lupi giovedì in Senato, il “caso Malpensa” sembra ormai essere solo marginale rispetto ad una trattativa che il Ceo di Etihad Airways, l’australiano James Hogan, «ha condotto, dimostrando di avere gli attributi, in modo tale da arrivare nelle condizioni migliori per portare il Governo all’impossibilità di dire no», come fa notare il deputato varesino del Pd Daniele Marantelli, che sta seguendo passo dopo passo la vicenda.
Ecco perché la partita Alitalia rischia di diventare così grossa da mettere in secondo piano la questione Malpensa, ormai ridotto ad un gigante dai piedi d’argilla.
Per Andrea Giuricin, esperto dell’Istituto Bruno Leoni, il destino dello scalo varesino sembra essere segnato, per le condizioni in cui è oggi: «Un hub – fa notare – esiste solo se c’è una compagnia di riferimento sullo scalo che abbia aerei a lungo raggio. Nessuna compagnia europea, e di fatto solo le europee possono sviluppare un “hub and spoke” in Europa per limiti di legge, ha la capacità finanziaria di investire almeno 4-5 miliardi di euro per creare un sistema hub su Malpensa. E Alitalia ha solo il 7% del traffico su Malpensa, contro il 40 di easyJet». Eppure il “nostro” scalo intercontinentale dovrebbe essere il punto d’attrazione dei visitatori di Expo, ma non sembra bastare a renderlo appetibile agli “emiri” che puntano tutto su Fiumicino.
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