Grande preoccupazione a Cantello per il possibile ampliamento della discarica di Stabio, il cui progetto potrebbe prevedere nella sua terza fase una nuova area di smistamento e un frantoio posizionati al confine in Ticino, ma a pochi passi dalle abitazioni di Cantello, tra la cosiddetta “Montagna della vergogna” e il sedime ferroviario.
Gli svizzeri hanno manifestato l’intenzione di realizzare un’opera che ha già sollevato tante perplessità, non solo tra gli amministratori locali di Cantello, ma anche tra le associazioni ambientaliste del territorio.
Molto preoccupato è anche il sindaco di Cantello, , che ha già mosso i passi necessari dal punto di vista istituzionale per esprimere con forza e chiarezza la contrarietà da parte dell’amministrazione comunale di Cantello alla realizzazione della terza fase del progetto.
L’area per gli inerti e il frantoio non piacciono a nessuno, soprattutto agli abitanti, che ora potrebbero ritrovarsi a poche decine di metri di distanza da scarti edili. «C’è preoccupazione – spiega il primo cittadino – appena abbiamo visto gli atti abbiamo scritto a tutte le istituzioni italiane e svizzere, esprimendo la nostra contrarietà, e adesso siamo in attesa di ricevere delle risposte. Abbiamo fatto realizzare dal geologo anche un piccolo studio in cui vengono considerati anche i parametri acustici e di inquinamento».
L’opera, ancora sulla carta, ma di fatto pronta a decollare se arrivassero tutti i via liberi necessari, è una spada di Damocle per i residenti di Gaggiolo. «Abbiamo mandato le nostre osservazioni – prosegue il primo cittadino – ora aspettiamo di capire».
Alla battaglia contro l’eventuale realizzazione dell’area smistamento e il frantoio si stanno aggiungendo anche diverse associazioni ambientaliste che operano sul territorio. Tra di esse c’è anche c’è anche l’associazione “Amici della Terra” il cui presidente ha rilanciato l’avversità al progetto esprimendo un concetto molto chiaro, invitando le istituzioni a intervenire al più presto per difendere la posizione degli abitanti di Cantello: «Esprimiamo – dice Bortoluzzi – la preoccupazione nostra. La nostra piena contrarietà a quest’opera. Non possiamo non criticare la perniciosa prassi del Cantone Ticino, di confinare lungo il confine una innumerevole serie di realizzazioni che provocano un peggioramento della qualità della vita dei residenti in Comune di Cantello. Chiediamo alla Regione Lombardia di svolgere ogni attività politica volta ad impedire la realizzazione di quest’opera».
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