I quattordicenni varesini hanno consegnato la maglietta della Pallacanestro Varese al Papa, dopo aver cantato in San Pietro. Gliel’hanno letteralmente lanciata durante l’udienza generale del mercoledì, a conclusione del viaggio a Roma in vista della Professione di fede.
È stato un pellegrinaggio emozionante per i ragazzi, poco meno di una sessantina tra gli ottomila preadolescenti della Diocesi di Milano, provenienti dalle Comunità di Sant’Antonio abate, Maria Madre Immacolata e parrocchia della Brunella di Varese.
«Eravamo un gruppo nutrito – spiega Paola Pizzolato, direttore degli oratori della comunità Sant’Antonio – e mi ha colpito anche la quantità di persone all’udienza con il Papa e alla messa di martedì». Il fiore all’occhiello del viaggio «è stata l’opportunità di servire come coro, con don Stefano Silipigniche ha suonato l’organo, durante la messa per la diocesi». «Abbiamo cantato davanti a un sacco di gente – racconta Camilla Rini, una dei tre solisti – e hanno fatto tanti complimenti». «Fare parte del coro è stato emozionante – conferma Vittorio Nogara – come tutto il viaggio, ma in particolare ieri perché eravamo sulle transenne quando Papa Francesco è passato. Allora gli ho lanciato la maglietta del Varese basket, perché siamo varesini, con le firme di tutti noi ragazzi e lui l’ha presa; era contento».
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