Saronno, questuanti cacciati dall’ospedale

SARONNO Si posizionano ai quattro angoli di piazza Borella e in modo sistematico chiedono l’elemosina a tutti coloro che entrano o escono dall’ospedale: sono i nomadi che da qualche settimana stazionano davanti alla portineria dell’ospedale. Ormai sono diventati una presenza costante nel corso della giornata: arrivano alle prime ore del mattino, in tempo per fermare i primi pazienti che si recano al padiglione giallo per gli esami del sangue, e fino a sera si aggirano davanti all’ospedale

chiedendo qualche moneta come elemosina. Non varcano mai il cancello della portineria ma con un posizionamento strategico riescono a fermare quasi tutti coloro che entrano all’ospedale. Proprio l’impossibilità di sfuggire alla loro mano tesa infastidisce molti saronnesi diretti a fare una visita o magari a trovare qualche parente ricoverato. C’è chi gli ignora, chi risponde per le rime e chi, pur irritato, lascia comunque qualche monetina. In realtà più che le offerte l’unico deterrente in grado di far sparire i nomadi è la presenza degli agenti della polizia locale: basta il passaggio di una pattuglia in piazzale Borella o di un agente a piedi nelle vie attorno all’ospedale per liberare, anche se solo per qualche ora, la portineria della struttura sanitaria “dai tre inediti piantoni”.

f.tonghini

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