Il giorno dopo l’arresto dei suoi aggressori, parla il giovane studente di Malnate pestato a sangue nello scorso febbraio all’Università Statale di Milano da due esponenti di un centro sociale. I suoi aggressori sono stati arrestati ma ora la cosa più importante per lui a è dimenticare tutto e mettersi questa brutta vicenda alle spalle.
Una storia sulla bocca di tutti, diventato un caso nazionale: lo studente di Malnate, Federico 28 anni, è stato aggredito dopo aver fatto uno scarabocchio su un manifesto che ritraeva prigionieri politici comunisti. Un episodio che scatenò la rabbia di una ventina di ragazzi che si accanirono contro Federico procurandogli contusioni e ferite alla testa.
Il fatto che i suoi aggressori siano finiti in carcere non è motivo di soddisfazione per il varesino che anzi si è detto rammaricato per come si sono evoluti gli eventi. Ed è pronto a perdonare i suoi aggressori. «Perché dovrei essere contento? – dice il giovane studente – il fatto che siano stati arrestati non mi dà nessuna soddisfazione? Si tratta di ragazzi giovani come me, mi dispiace perché augurarsi il male degli altri non è mai una buona cosa». Federico vuole voltare pagina: «Voglio dimenticare quella brutta storia – racconta – ora ho altre cose importanti a cui pensare».
© riproduzione riservata