L’appello alla Ktm «Sito Husqvarna al Comune»

«Se il gruppo Pierer non trova nessun acquirente per lo stabilimento Husqvarna di Cassinetta, lo dia al Comune, magari con qualche soldo e penseremo noi a trovare qualcuno o una soluzione per dare un futuro industriale al sito». Antonio Calabretta, sindaco di Biandronno, continua a seguire da vicino la vicenda Husqvarna e le sue incerte prospettive future. Domani in azienda si terrà un’assemblea dei lavoratori, per preparare l’importante incontro, fissato per il 17 settembre in Regione, dove si discuterà di ammortizzatori sociali. Ma sono anche le prospettive industriali a preoccupare il primo cittadino; un impoverimento del territorio sarebbe molto preoccupante. Da qui, la proposta, da un lato provocatoria, ma comunque reale e concreta avanzata dal sindaco

«Il gruppo Ktm continua a ribadire di non essere riuscito a trovare compratori – spiega Calabretta – piuttosto che tenere in piedi uno stabilimento e un magazzino enormi dove lavoreranno solo poche persone, tanto vale cedere gratuitamente l’immobile al Comune di Biandronno, magari aggiungendo qualche soldino; saremo noi a quel punto a cercare una soluzione industriale, dando sfogo alla fantasia ed al nostro estro, per dare un futuro al sito, ai lavoratori, ma anche a tutto il nostro territorio».

Sarebbe un gesto di apertura nei confronti del territorio, che finora è sempre mancato da parte dei dirigenti del gruppo austriaco. Fermo restando che il sindaco è ancora convinto della bontà dell’operazione che porta il nome di Giovanni Castiglioni, patron di Mv Agusta, che a giorni dovrebbe essere convocato al tavolo del ministero dello Sviluppo Economico. «Ho sentito Castiglioni prima della pausa estiva – rivela Calabretta – sono sempre convinto che se l’azienda mostra apertura, si possano creare scenari nuovi per il futuro industriale del sito di Cassinetta; quella di Mv Agusta sarebbe la soluzione migliore, anche in un’ottica di valorizzazione dello stesso marchio varesino, ma anche di tutto il territorio». Altrimenti, l’amministrazione comunale è pronta a fare la sua parte, come proposto dal primo cittadino, prendendo in carico lo stabilimento. «So che ci vorrebbe un miracolo, ma noi ce la vogliamo giocare per salvare i posti di lavoro» sottolinea Calabretta. Prima della pausa estiva, il sindaco di Biandronno aveva nuovamente contattato Stefan Pierer, per chiedergli un incontro faccia a faccia, senza intermediari, per trovare una soluzione soddisfacente per tutti. Nonostante le promesse, l’incontro non si è mai svolto.

«Si è trattato evidentemente delle solite promesse non mantenute, ormai abbiamo imparato a conoscerlo – commenta il primo cittadino – si tratta di una questione di correttezza che uno ha nel dna oppure no; qui non è solo questione di snobbare le istituzioni ma anche tutto il popolo italiano». C’è poi la partita ancora tutta da giocare degli ammortizzatori sociali, di cui di discuterà dal 17. «Tenere il fiato sul collo dell’azienda è servito a far cambiare le motivazioni della cassa integrazione ed è un buon risultato; voglio essere speranzoso, affinchè si trovi una soluzione positiva per i lavoratori» confida il primo cittadino. In ogni caso, l’amministrazione comunale di Biandronno è pronta a fare la sua parte. «Non vedo alternative, auspico un cambio di passo degli austriaci anche se siamo consapevoli che è tutto molto difficile – conclude il sindaco Calabretta – dobbiamo tutti remare nella stessa direzione perchè è in gioco il futuro industriale di tutto il nostro territorio»

Biandronno

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