Parla russo e cinese, Agusta Westland. La presenza dell’azienda elicotteristica varesina ben oltre i confini nostrani, è diversificata e sempre più massiccia. Senza dimenticare, nello stesso tempo, l’Europa.
Due joint venture e l’intenzione di continuare a guardare avanti, tanto da pensare allo sviluppo anche di nuovi prodotti come sta già accadendo alle porte di Mosca dove, con la Russian Helicopter, si chiuderanno, entro l’autunno, valutazioni tecniche e opportunità commerciali per un elicottero monoturbina da 2,5 tonnellate, prodotto che andrebbe a coprire la domanda di mercato globale.
Un attestato di piena affidabilità, questo, da parte della Helicopter che ha scelto AgustaWestland per andare oltre il puro assemblaggio e buttarsi su scala mondiale.
Nel frattempo vanno alla grande anche le richieste locali, in entrambi i Paesi.
La joint venture Heliver, operativa da metà 2012, con il colosso elicotteristico russo, ha dato vita in tempi da record allo stabilimento vicino a Mosca dove si assemblano gli AW139, prodotto di punta di Agusta Westland, il più venduto della categoria. Il primo velivolo è stato consegnato a luglio di quest’anno a un cliente russo, mentre, entro il 2015, si prevede l’uscita progressiva dallo stabilimento di circa 20 macchine all’anno.
Risultati pieni anche in Cina dove, tra il 2005 e il 2006, è stata creata la joint venture Cah con la società aeronautica Avic. Qui, in uno spazio aereo ancora limitato al volo privato, Agusta Westland è comunque presente commercialmente da quasi quindici anni e piazza elicotteri civili di vario tipo, destinati ad attività di pubblica utilità per i Corpi di polizia, ma anche al trasporto passeggeri, alle attività portuali e al pattugliamento marittimo.
Nello stabilimento di Jingdezhen nella provincia dello Jianxi, diventato operativo nel 2009, sono già stati assemblati 13 elicotteri AW109 Power ed è soltanto di settimana scorsa l’annuncio di Agusta Westland dell’accordo di distribuzione con la società di servizi Sino-Us di 20 elicotteri di vario tipo, commessa da 170milioni di euro circa. L’ultimo step dell’azienda varesina è, dunque, un nuovo risultato positivo per guardare al boom di possibilità pronte ad aprirsi nei cieli cinesi con un piede già avanti. Intanto, a fine mese, largo all’importante Fiera di Londra dove Agusta Westland intende fare bella presenza. Segno che anche in Europa esiste un mercato interessante per il settore elicotteristico
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