Due multe da 189 euro l’una, prese nel giro di una decina di minuti. Il poco invidiabile record appartiene a , automobilista di Besozzo, una delle tante vittime dei famigerati autovelox di Cardano al Campo. «Ho preso due multe identiche lo stesso giorno sempre in via Papa Giovanni XXIII – racconta – una all’andata e uno pochi minuti dopo al ritorno».
Una vera e propria beffa nella beffa; le due multe risalgono allo scorso mese di maggio, ma solo a luglio, l’automobilista besozzese, che si reca periodicamente a Cardano al Campo, dove ha vissuto per 30 anni prima di trasferirsi a Besozzo, ha deciso di fare ricorso al prefetto.
«Conosco molto bene quella strada, avendola percorso non so quante volte in tutti questi anni e tuttora quando mi reco a trovare i miei parenti – sottolinea Umberto – effettivamente è pericolosa ma quella degli autovelox nascosti e non segnalati non è la strada giusta per fare prevenzione». L’ automobilista di Besozzo è stato multato a bordo della sua Renault per aver superato di 23 km/h il limite massimo di 50 km/h. Il ricorso presentato dal signor Bono si poggia essenzialmente su due elementi: a fianco del rilevatore di velocità non era presente nessuna pattuglia ed inoltre non vi era posizionato alcun segnalatore che evidenziasse la presenza di un autovelox. L’automobilista si è vista recapitare a casa la doppia multa, per un conto salato da quasi 400 euro, senza che nessuna infrazione gli venisse contestata al momento.
«Tutti hanno il dovere di rispettare i limiti di velocità – sottolinea Umberto – ma bisogna anche rispettare le regole ed anche affidarsi al buon senso; è inconcepibile prendersi due multe identiche nel giro di dieci minuti; dopo la prima infrazione mi fermi e mi dai la multa ma così non è accettabile».
Secondo l’amministrazione comunale di Cardano al Campo non c’è nulla di irregolare; bisogna semplicemente andare più adagio. «Faccio tanti chilometri durante l’anno e sono d’accordo sul tema della sicurezza stradale ma è il metodo che è sbagliato» osserva Bono. «Il vero deterrente è la presenza delle pattuglie della polizia locale e non disseminare le strade della provincia di rilevatori di velocità che non vengono nemmeno indicati e che spremono il portafogli dei soliti». Insomma, sicurezza sì ma non mascherata dal voler fare cassa.
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