Troppi frontalieri in auto La Svizzera prepara i divieti

Non solo la direttrice Ponte Tresa – Lugano o la cantonale che da Luino-Fornasette attraversa il Malcantone.

Ad essere intasate di traffico sono anche le strade centrali dei piccoli comuni. Parlano chiaro, infatti, i dati della recente campagna di misurazione del traffico effettuata dagli addetti del municipio di Alto Malcantone: dal 2007 a oggi le auto in transito sulla tratta Breno-Arosio nelle fasce orarie dei pendolari, il mattino e nel fine pomeriggio, sono triplicate.

«Secondo la nostra prima misurazione le auto in transito battono, in misura del 30%, targhe italiane – ha dichiarato al Giornale del Popolo il sindaco -. Il che ci fa pensare che a optare per questa via siano alcuni frontalieri e, soprattutto, i ticinesi. In particolare crediamo si tratti di abitanti dei Comuni limitrofi che trovano più conveniente scendere su Gravesano piuttosto che Magliaso». In effetti sono sempre più numerosi coloro che scelgono di affrontare gli oltre 800 metri di quota dell’Alto Malcantone ed affrontare decine di tornanti nei boschi al fine di evitare gli intasamenti del piano del Vedeggio e della strada cantonale per Ponte Tresa.

La scelta di ricorrere ad un percorso alternativo fatto di tornanti e strade poco adatte a sopportare un traffico massiccio è principalmente determinata dai costanti rallentamenti, dalle colonne, dagli stop presenti sulla strada che collega Bioggio a Ponte Tresa. Una congestione perenne che induce a trovare “vie di fuga” non necessariamente più veloci ma che consentono, per lo meno, di sfuggire alle colonne. Questo aumento di traffico causa però degli ovvi problemi ai piccoli comuni attraversati. «Le nostre strade non sono pensate per un volume di traffico così importante e specie nei restringimenti all’interno dei nuclei non è raro che si formino ingorghi. A ciò – evidenziano i sindaci ticinesi – si deve aggiungere che le ore di punta sono anche quelle in cui si spostano gli scolari con i mezzi pubblici, scolari che vengono raccolti e lasciati direttamente in strada dagli autobus, che raramente hanno aree dedicate per il carico-scarico dei passeggeri».

Ecco perché ora si pensa di correre ai ripari. Il Municipio di Alto Malcantone e il Dipartimento del Territorio hanno già elaborato un progetto teso a tutelare gli utenti più deboli della strada. Il consiglio comunale dovrebbe esprimersi in merito nel prossimo autunno. Sperando così con una serie di divieti e misure ad hoc di riuscire a disincentivare il traffico su un tratto che è già al limite delle proprie capacità e che non è stato pensato per fungere da circonvallazione.

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